Agenzia Regionale Strategica per la Salute ed il Sociale – Puglia
L’AZIENDA
L’Agenzia Regionale Strategica per la Salute e il Sociale (AReSS.) è un organismo tecnico-operativo e strumentale della Regione Puglia a supporto della definizione e gestione delle politiche in materia sociale e sanitaria. Istituita nel Luglio 2017, AReSS si propone di organizzare e migliorare la prontezza di risposta del sistema sanitario regionale alle esigenze e aspettative della domanda di salute dei cittadini pugliesi.
L’ESIGENZA
Il progetto Talisman (co-finanziato dal Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020) prende avvio nel 2018 mirando alla ricerca e alla definizione di nuovi modelli e tecnologie a supporto dei soggetti fragili, degli operatori dei servizi sociosanitari (medici, infermieri, strutture socio-sanitarie), del volontariato e dell’associazionismo. L’obiettivo principale è quello di riuscire a definire nuovi modelli assistenziali integrati in grado di “abilitare” la gestione della fragilità, portandola il più possibile in prossimità del paziente, con l’ausilio di un’infrastruttura tecnologica che combini meccanismi di Population Health Management (PHM) e strumenti di Telemedicina.
IL PROGETTO E LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA
Il progetto coinvolge 16 partner pubblici e privati, tra cui Dedalus. Le tecnologie e i servizi offerti sono integrati mediante una piattaforma abilitante realizzata da Dedalus nel progetto HLCM (Human Life Cycle Management, cofinanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dei Contratti di Programma POR-FESR 2014-2020), a supporto del modello clinico-organizzativo definito e utilizzato da AReSS per la presa in carico dei pazienti cronici, “Care Puglia”. Secondo il modello, i pazienti eleggibili presentano una o più cronicità tra diabete, ipertensione, scompenso cardiaco e BPCO, hanno più di 40 anni e si collocano in una fascia di rischio non elevata. La logica strategica di Care Puglia è trovare pazienti che siano esposti al rischio o in fascia di rischio molto bassa e impedirne l’evoluzione alle fasce più elevate di aggravamento nella piramide di rischio. Partendo dai PDTA definiti dalla Regione per le cronicità menzionate, la piattaforma consente di progettare un Piano Assistenziale Individuale (PAI) per il singolo paziente cronico, di monitorare a distanza i parametri vitali, di effettuare video-consulti, di accedere a un ambulatorio virtuale di Tele-visita specialistica oltre che visualizzare in modo strutturato i dati raccolti sul paziente, attraverso una dashboard (patient synoptic). La piattaforma è accessibile tramite una web App che consente l’accesso al paziente e all’operatore ed è dotata di un sistema di notifica e di video conferenza. Nella sua configurazione iniziale il progetto prevedeva l’impiego di 100 kit da distribuire ad altrettanti pazienti e composti da tablet, bilancia diagnostica, glucometro Bluetooth, sfigmomanometro Bluetooth, dispositivo multiparametrico elettrocardiografico, dispositivo Tensor Tip (strumento che, in maniera non invasiva, tramite algoritmi di Intelligenza Artificiale, consente di monitorare sedici parametri emodinamici). L’avvento della pandemia ha portato ad alcuni cambiamenti nell’ambito della progettualità. In primo luogo, una versione semplificata della piattaforma, chiamata “Accasa”, è stata messa a disposizione dei malati Covid in isolamento domiciliare, con o senza sintomi. A ciascun paziente veniva fornito un pulsossimetro al posto dell’intero kit. Tramite questi strumenti i pazienti hanno avuto la possibilità partecipare attivamente al monitoraggio della malattia compilando quotidianamente dei questionari di autovalutazione. In base alle risposte fornite, veniva attribuito ad ogni paziente un indice di rischio. Questa soluzione è stata poi resa disponibile a 300 pazienti con patologie oncologiche o malattie rare, in modo da permettere in questa fase di emergenza di ripristinare i contatti con i medici specialisti, che sono stati appositamente formati. Successivamente, si è deciso di modificare l’allocazione dei kit completi con lo scopo di raggiungere un bacino più ampio di pazienti che potessero beneficiarne. L’Agenzia ha deciso dunque di destinare 80 kit avanzati a 80 residenze per anziani (RSA e case di riposo) e 10 kit avanzati a 10 Medici di Medicina Generale operanti in spazi comuni in un quartiere popolare di Bari, che potessero quindi supportare il monitoraggio di un numero molto più elevato di pazienti contemporaneamente. Ad oggi, le comunità per anziani già formate e che hanno già avviato l’ingaggio dei pazienti sono 16, per una platea di 400 soggetti. Anche ai Medici di Medicina Generale è stata fatta formazione, sono stati inviati i kit ed è stata avviata la fase di selezione dei pazienti che conta ad oggi già 500 adesioni. Entro l’estate, la dotazione tecnologica della comunità dei dieci medici si arricchirà di un POCT (point of care testing) evoluto per le routine ematochimiche. L’obiettivo è includere nel progetto mille pazienti cronici che rispettino i paramenti del modello “Care Puglia”.
I RISULTATI
La prima fase del progetto ha permesso di comprendere il valore della piattaforma in quanto sistema integrato di soluzioni per la gestione dell’intera attività clinico-assistenziale. Il sistema permetterà di tutelare i cittadini e i pazienti durante e oltre l’emergenza, decongestionando le strutture sanitarie. A fine sperimentazione, fissata a febbraio 2022, AReSS prevede di applicare la metodologia SUTAQ (Service User Technology Acceptability Questionnaire) per valutare la patient experience con maggiore accuratezza e per fare in modo che la trasformazione digitale dei processi prenda le mosse dalla specifica predisposizione all’uso delle tecnologie da parte del paziente.
GLI SVILUPPI FUTURI
La piattaforma è in fase di re-ingegnerizzazione e sta già alimentando per replica l’infrastruttura tecnologico-informativa della Centrale Operativa Regionale di Telemedicina (istituita con DGR Puglia 1231/2020 presso AReSS), con l’obiettivo di abilitare una soluzione più universale di ambulatorio diffuso per pazienti con presa in carico continuativa. A luglio 2021 è previsto il primo rilascio tecnologico, che prevede la digitalizzazione di tre scenari pilota per specifiche patologie con esigenze di sensoristica domestica aggiuntiva e di App dedicate, ovvero per i centri di orientamento oncologico, i centri talassemia ed emofilia e le prime tre case della salute digitalizzate per la cronicità.
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