“Kosmonauta” porta la gamification nella formazione del Gruppo KOS

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L’AZIENDA  

L’attività del Gruppo KOS nasce con il nome di “HSS – Hol­ding Sanità e Servizi S.p.A.” nel 2002 nell’ambito delle attività di investimento e sviluppo di CIR (Compagnie Industriali Riunite). Oggi KOS è un gruppo sanitario italia­no operante nell’assistenza socio-sanitaria e nella cronicità residenziale, nella riabilitazione e nella psichiatria, nella tecnologia avanzata applicata alla medicina e nella medici­na per acuti. Il Gruppo KOS è presente con le sue strutture in 11 Regioni italiane e 2 Stati esteri, Germania e India, per un totale di oltre 12.800 posti letto. KOS gestisce 92 strutture in Italia e 48 in Germania, con un totale di quasi 8.700 posti letto gestiti in residenze per anziani, centri di riabilitazione, comunità terapeutiche psichiatriche, cli­niche psichiatriche e ospedali. KOS è inoltre attivo con centri ambulatoriali di riabilitazione e diagnostica e sedi di service per diagnostica e terapia in India. Sono oltre 13.300 i collaboratori di cui circa 8.600 in Italia, 6.800 dei quali sono dipendenti del Gruppo.  

L’ESIGENZA  

Il progetto “Kosmonauta” nasce per rispondere a due esigenze specifiche del Gruppo, da una parte quella di rinnovare il percorso di onboarding, all’insegna dell’enga­gement e del coinvolgimento, uguale per tutti ed efficace nell’accompagnare all’interno della realtà sia i neoassunti sia i collaboratori provenienti dalle cliniche recentemente acquisite. Accanto a questa necessità, il bisogno di erogare un percorso di formazione che aggiorni sul posizionamento del Gruppo, sulla vision e sulla mission, sulla carta valo­riale e sulle strategie di medio e lungo periodo, dedicato invece al personale già in azienda. Esigenze accompagnate da alcune sfide peculiari del contesto di riferimento. Da una parte la presenza all’interno del Gruppo di cliniche con differenti specialità di cura e assistenza, dislocate sul territorio, comportava il rischio che le figure professionali si identificassero prevalentemente nella struttura di riferi­mento, perdendo di vista la direzione del Gruppo. Dall’al­tra, per i profili clinici e sanitari, le difficoltà a superare la logica della formazione legata esclusivamente all’otteni­mento di crediti, piuttosto che come un’occasione di cresci­ta e sviluppo, e a mettersi in gioco per sperimentare nuove forme di erogazione dei contenuti, non solo in presenza, ma in particolar modo digitali.

IL PROGETTO  

Il progetto “Kosmonauta” offre ai dipendenti e ai collabo­ratori del Gruppo un percorso formativo e di onboarding obbligatorio per i nuovi ingressi, composto da 3 diversi moduli della durata di 3 ore ciascuno distribuiti nell’arco di 3 settimane attraverso una piattaforma dedicata. Il progetto è stato preceduto da una campagna di lancio di forte impatto con l’obiettivo di suscitare nei confronti del target la mag­giore curiosità possibile. Il primo giorno vengono erogati i contenuti dedicati alla conoscenza del Gruppo, al ruolo di KOS Academy e alla sua offerta formativa, alle strategie, ai brand presenti nel territorio con particolare focus nei con­fronti della carta valoriale e del codice etico, alla vision e alla mission e alla struttura organizzativa di KOS. Oltre alla presentazione di alcuni processi HR come il sistema di va­lutazione delle performance e la costruzione dei percorsi di carriera interni. La seconda giornata, invece, è dedicata alla formazione sugli aspetti clinici, nello specifico sul modello di gestione della presa in carico del paziente. Accanto a questi argomenti più tecnici e specifici, anche contenuti più “soft”, come la comprensione dei valori e dello stile di servizio e ac­coglienza promosso dal Gruppo e la loro traduzione in com­portamenti. Tra le tematiche approfondite, la comunicazione cross culturale, per agevolare la comunicazione tra i diversi operatori (sociosanitari, infermieri, terapisti, psicologi, ecc.) appartenenti a culture diverse. Durante la terza giornata, gli argomenti del contratto formativo e appropriatezza profes­sionale, dell’ascolto, del feedback e della cultura del servizio, in cui vengono presentati gli strumenti e i comportamenti che i collaboratori sono chiamati ad attuare per creare un servizio in linea con lo stile del Gruppo. I contenuti di ogni modulo sono gestiti da testimonial aziendali appartenenti a funzioni differenti, nell’ottica di offrire ai nuovi collaboratori un primo apprendimento multidisciplinare. Per velocizzare il processo di integrazione e di conoscenza interpersonale e favorire il consolidamento dei contenuti erogati, il pro­getto ha integrato alla formazione una dinamica di gamifi­cation, attraverso una piattaforma, messa a disposizione da Anotherbrick. L’accesso alla piattaforma è reso disponibile 24/24, da diversi device. Successivamente alla registrazione sulla piattaforma, ad ogni partecipante viene assegnata una squadra di altri quattro colleghi con cui collaborare durante le sfide promosse dalla piattaforma. I gruppi in sfida sono composti da profili professionali molto eterogenei tra loro e, nelle edizioni dedicate ai neoassunti, anche provenienti da diverse strutture (nel caso della versione per i collaboratori di strutture acquisite, le sfide avvengono tra colleghi della stessa clinica). La prima modalità di gioco prevede delle sfide in gruppo, i “duelli”, ossia dei quiz costruiti sui contenuti formativi dei moduli erogati in precedenza. Per individuare la risposta corretta, il gruppo può utilizzare una chat in­terna, in cui le persone si aiutano a vicenda e contempora­neamente generano conoscenza e creano nuove relazioni interpersonali. Le sessioni di gioco dei duelli iniziano qual­che ora dopo l’erogazione dei moduli formativi e hanno una durata di 72 ore per permettere a tutti i membri del gruppo di accedere alla piattaforma e rispondere alle 10 domande assegnate in maniera asincrona. Le domande a cui i parte­cipanti devono rispondere non si riferiscono solo agli argo­menti trattati durante il modulo formativo appena concluso, ma anche a quelli precedenti. La seconda modalità di gioco, l’”Extrabonus” prevede la possibilità per ogni partecipante di giocare in modalità singola, rispondendo in 3 minuti ad un quiz composto da 10 domande. Tra le due modalità di gioco cambiano le regole sulle risposte sbagliate: se nel primo caso una risposta errata da parte di un membro del team non fa perdere punti al proprio gruppo, con l’ ”Extrabonus” il giocatore che sbaglia fa perdere punti a tutta la squadra. Lo scopo è quello di responsabilizzare il collaboratore verso gli interessi del proprio gruppo e allo stesso tempo trasmettere valori e comportamenti importanti per il lavoro di squadra. L’esperienza sulla piattaforma continua con un’altra sezione che permette di incrementare il punteggio di ogni singolo partecipante sfruttando le logiche dei Social Network: la piattaforma propone alcune riflessioni di stimolo, ad esem­pio aforismi, citazioni e risultati di ricerche, a cui ogni parte­cipante può rispondere, offrendo il proprio punto di vista. Le altre persone possono reagire con un “Like” ai vari commenti postati e queste interazioni contribuiscono ad aumentare il punteggio personale. Al termine di tutte le sessioni di sfida i punteggi di ogni membro della squadra vengono sommati e si dichiara il gruppo vincitore. Come premio per il gruppo vincitore di tutte le 20 edizioni del progetto “Kosmonauta” già organizzate, le persone sono state coinvolte in un per­corso di formazione sulla metodologia di “Group Coaching”. Il progetto prevede inoltre il riconoscimento di 9 crediti formativi per i professionisti sanitari.  

I RISULTATI  

“Kosmonauta” è stato molto apprezzato da tutti i collabo­ratori del Gruppo, sia la parte di moduli formativi, sia la piattaforma di gamification. In particolare, dai questionari di gradimento e di valutazione, è emerso che il percorso strutturato di formazione sta consentendo a tutte le persone coinvolte di scoprire e conoscere da vicino la propria orga­ nizzazione, le diverse attività e strutture e all’organizzazione di trasmettere i valori, i comportamenti e più in generale “lo stile della casa”. Confrontando, poi, i risultati del questiona­rio tra i due cluster di partecipanti, nuovi assunti e personale delle strutture recentemente acquisite, è stato possibile effettuare ragionamenti più strategici sulle azioni future da implementare per andare a colmare ulteriori bisogni forma­tivi o concentrarsi su alcuni aspetti del progetto piuttosto che altri. Dalle risposte fornite, è emerso che l’aspetto più apprezzato dai partecipanti è stato il sentirsi parte del Grup­po KOS; significativo il fatto che fossero proprio i collabora­tori assunti tramite acquisizioni a percepire il valore mag­giore del progetto in questo senso, in quanto necessitavano più di tutti di riconoscersi e identificarsi nella nuova realtà organizzativa.  

GLI SVILUPPI FUTURI  

“Kosmonauta” non si fermerà qui. Per il futuro, infatti, il Gruppo sta già lavorando alla creazione di una nuova ver­sione del progetto, “Kosmonauta 2.0 – Équipe Reveil”, per garantire un supporto strutturato ed efficace al lavoro in équipe, con la finalità di acquisire le competenze e i com­portamenti necessari. La nuova versione del progetto partirà a luglio 2021 e sarà dedicata ai profili clinici e sanitari. In cantiere anche la strutturazione di un “Kosmonauta 3.0” che approfondirà i modelli di presa in cura per le tre aree princi­pali di KOS: la riabilitazione, la psichiatria e l’area geriatrica.  

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