Terna Smart Working
L’AZIENDA
Terna, operatore indipendente di reti per la trasmissione dell’energia elettrica è il proprietario principale della Rete di Trasmissione Nazionale italiana dell’elettricità in alta e altissima tensione: opera in un regime di monopolio naturale e svolge una missione di servizio pubblico per la trasmissione e il dispacciamento dell’energia elettrica attraverso il Paese. Il suo ruolo è indispensabile per il funzionamento dell’intero sistema e per assicurare l’energia elettrica a tutti, cittadini e imprese.
Terna svolge un ruolo guida per una transizione energetica sostenibile, facendo leva su innovazione, competenze e tecnologie distintive a beneficio di tutti gli stakeholder. È quotata in Borsa dal 2004.
L’ESIGENZA
Il progetto Smart Working nasce nell’ambito del percorso di evoluzione e valorizzazione delle risorse al fine di migliorare la conciliazione vita-lavoro rappresentando anche uno strumento di responsabilizzazione delle persone su obiettivi e risultati.
LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA
L ’iniziativa è stata messa a punto con la collaborazione di diverse strutture aziendali e, pur non essendo previsto dalla legge come obbligatorio, sono stati siglati accordi sindacali (6 giugno 2018 avvio del progetto «pilota» e 19 febbraio 2019 estensione dello Smart working per l’anno 2019) per definire in modo condiviso la cornice di regole di riferimento.
Terna Smart Working ha preso avvio con un progetto pilota – che ha coinvolto le sedi di Roma – della durata di sei mesi (giugno – dicembre 2018).
Per definire la platea di lavoratori da coinvolgere per la sperimentazione, sono state individuate le funzioni aziendali che svolgono attività facilmente erogabili in mobilità con una operatività compatibile con lo Smart Working a cui è stato chiesto di partecipare ad una survey di readiness assessment.
Il progetto è stato avviato con una giornata di kick off rivolta ai 100 destinatari allo scopo di informare e formare sul significato, linee guida e sulle modalità di Smart Working in Terna. In questa occasione è stato consegnato un gadget (una mug) con il nome e il logo del progetto, “Smart Working Terna” con una sessione dedicata ai responsabili delle funzioni coinvolte (circa 15 persone).
Possono accedere allo Smart Working i dipendenti assunti a tempo indeterminato (escluso apprendistato), con anzianità aziendale di almeno 12 mesi e non impegnati in attività in turno. L’attivazione è prevista su base volontaria e previa valutazione discrezionale aziendale, ed è formalizzata tra le parti con accordo individuale scritto. La durata prevista è di 12 mesi, tacitamente prorogabili per un analogo periodo.
Durante la prestazione in Smart Working al dipendente viene chiesto di fare riferimento al normale orario di lavoro in base alla sede di appartenenza (per favorire il coordinamento e non creare disallineamenti con i colleghi presenti in ufficio), non è prevista l’effettuazione di lavoro straordinario e non si configura l’istituto della trasferta. Le giornate di lavoro agile non possono essere superiori ad un giorno la settimana.
Per ogni giornata svolta in Smart Working Terna eroga al dipendente un ticket per il pasto.
La pianificazione delle giornate di Smart Working viene definita con il responsabile, con un preavviso coerente con le esigenze organizzative dell’unità organizzativa di appartenenza tenendo conto delle necessità del team di lavoro e di una equilibrata distribuzione complessiva delle giornate di lavoro agile nell’arco della settimana.
È previsto che nell’ambito dell’unità di appartenenza la ripartizione delle giornate di SW per ogni giorno della settimana, deve essere il più possibile omogenea, coinvolgendo un numero di dipendenti distribuiti in modo costante. Per coloro che aderiscono allo Smart Working, la rilevazione della presenza nel sistema rilevazione presenze viene effettuata l’apposito giustificativo “Prestazione in Smart Working”.
Terna fornisce agli smart worker gli strumenti necessari (smartphone con connessione dati, PC portatile e VPN, strumenti di collaboration) per svolgere al meglio la propria attività lavorativa.
La prestazione del lavoro agile può essere svolta presso la residenza/domicilio del dipendente o in altro luogo liberamente scelto dallo stesso che risponda a criteri di sicurezza e riservatezza, escludendo, in ogni caso, mezzi e locali pubblici.
Nella fase di estensione del progetto (2019), sono stati coinvolte ulteriori 400 persone, con sede a Roma e nei centri urbani in cui Terna ha una presenza significativa (Milano, Napoli, Padova e Torino). Gli incontri di kick off sono stati replicati nella stessa modalità della fase pilota per ogni sede interessata.
Per quanto riguarda la formazione, oltre alle giornate di kick off, la fase di estensione prevede l’erogazione delle pillole formative sullo Smart Working in modalità e-learning.
L’estensione 2019 è stata effettuata con le stesse modalità utilizzate nella sperimentazione 2018, presso le sedi di Roma, Milano, Napoli, Padova e Torino, si sono tenuti 5 incontri dedicati a comunicare efficacemente il lancio dell’iniziativa e creare un’adeguata consapevolezza sul tema.
Gli stessi colleghi che hanno partecipato agli incontri terri toriali avevano risposto nei giorni precedenti a una survey dedicata a rilevare l’apprezzamento dell’iniziativa fornendo una valutazione positiva dell’89%.
Ad oggi quindi complessivamente più di 400 persone delle sedi di Roma, Milano, Napoli, Padova e Torino, hanno sottoscritto accordi individuali che consentono loro di svolgere la propria prestazione lavorativa in Smart Working.
I BENEFICI
Nella fase pilota, il 91% della platea individuata ha aderito e lavorato in modalità Smart Working con una media di 3,3 giorni al mese. Le giornate lavorative da remoto sono state distribuite omogeneamente nel corso della settimana e non sono stati riscontrati picchi di frequenza su determinati giorni.
Al termine della fase pilota è stato chiesto ai partecipanti al progetto (compresi i responsabili) di esprimere la loro l’opinione sull’iniziativa. La valutazione complessiva dell’esperienza di Smart Working è risultata ampiamente positiva (91% molto positiva). Inoltre, i responsabili hanno riscontrato nelle proprie risorse un incremento di produttività (64% capacità migliorata) e nei restanti casi un’invarianza, senza riscontrare alcun peggioramento.
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