La Blockchain e l’Extended Reality: quali sono le opportunità per l’industry Media?

Internet sta cambiando, negli ultimi anni sempre più le nuove tecnologie – come la Blockchain e l’Extended Reality – stanno trasformando le dinamiche in atto all’interno del mercato. Da un lato la Blockchain potrebbe stravolgere le logiche e i paradigmi sui quali il settore ha posto le proprie basi negli anni e dall’altro l’Extended Reality potrebbe sempre più migliorare l’engagement del consumatore andando ad offrire esperienze uniche, altamente personalizzate e “quasi” reali. Per comprendere al meglio le utilità è doveroso però entrare all’interno dei singoli mondi di applicazione e analizzare assieme le opportunità offerte da queste tecnologie.
La Blockchain grazie alle sue caratteristiche intrinseche – come l’immutabilità del registro, la trasparenza, la tracciabilità delle transazioni e la sicurezza basata su tecniche crittografiche – potrebbe avere importanti applicazioni in ambito pubblicitario per favorire la Media transparency. Infatti è ben noto che nella filiera dei Media online, in seguito alla forte digitalizzazione e all’aumento della complessità del sistema, in parte dovuta anche all’esplosione delle piattaforme di acquisto automatizzate, sono nate alcune problematiche legate alla gestione degli investimenti e alla richiesta di maggiori informazioni possibili su di essi. In particolare quando si parla di Media transparency vengono identificate diverse dimensioni: la Viewability, la Brand Safety/Brand policy, l’Ad Fraud Prevention, l’Accredited Third Party Evaluation, le Value Chain Fee and Rebate e la Data Transparency. All’interno di queste aree, come ben immaginabile, la Blockchain potrebbe ricoprire un ruolo chiave nella prevenzione delle frodi, nel tracciamento e nella trasparenza. Un esempio di applicazione è quello proposto dalla società Verasity che ha sviluppato VeraViews, una soluzione per la prevenzione delle frodi pubblicitarie basata sulla tecnologia Proof of View brevettata che permette di registrare l’ad engagement di una campagna video e memorizzarlo su un registro pubblico. Grazie a questa soluzione è possibile verificare che la singola impression sia reale e in questo modo i brand paghino solo per un coinvolgimento pubblicitario valido e certo.
L’Extended Reality invece può ricoprire un ruolo chiave nella creazione di formati altamente ingaggianti, che permettono all’utente di provare un articolo prima di procedere eventualmente all’acquisto – con logiche ad esempio di conversion –  o addirittura sfruttare la visualizzazione dei dati nel mondo reale per vivere un’esperienza di analisi coinvolgente come il caso di BadVR, una piattaforma di Data Visualization immersiva che facilita anche l’attribuzione delle campagne grazie alla realtà virtuale che rende il processo più immediato e intuitivo.

Oltre all’ambito pubblicitario queste tecnologie possono avere delle applicazioni anche nel mondo content. Ad esempio un utilizzo interessante della Blockchain riguarda il copyright e la proprietà intellettuale. Ad oggi, la tutela del diritto d’autore si avvale – per fornire la prova dell’esistenza e per offrire l’esercizio della cessione dei diritti delle opere e del loro sfruttamento economico – di una serie di registri fisici pubblici, dove vengono annotati tutti i fatti che riguardano un’opera, compresi i suoi autori e tutte le cessioni di diritti che nel tempo si sono succedute. La Blockchain potrebbe quindi offrire opportunità interessanti in quest’ area; non a caso la stessa SIAE ha avviato un progetto con Algorand per la creazione di un registro decentralizzato in cui raccogliere – come Non Fungible Token – tutti i diritti d’autore. Tramite questo meccanismo gli autori potrebbero poi occuparsi personalmente della cessione dei loro diritti e perfino della riscossione dei pagamenti.
L’Extended Reality invece permette di sviluppare delle piattaforme immersive di contenuti come il caso di Kai XR che offre spazi di realtà aumentata e virtuale e permette ai bambini di vivere esperienze educative immersive che simulano la vita reale.

Infine anche in ambito social entrambe le tecnologie possono avere degli impatti interessanti: da un lato la Blockchain garantisce la decentralizzazione del social network e il rispetto delle informazioni personali, dall’altro l’Extended Reality offre delle esperienze più personalizzate e modellate sul singolo utente. Un esempio in questo ambito è il caso di Tiluf una piattaforma decentralizzata che consente agli utenti di creare i propri mondi virtuali personalizzati che garantisce la tutela dei propri dati e la libertà di espressione.

Insomma queste nuove tecnologie stanno cambiando sempre più il mondo online che fino ad oggi conoscevamo ma quali saranno le opportunità per l’industry? Ci sarà uno stravolgimento delle dinamiche in essere? Al momento risulta ancora difficile fare delle previsioni, alcune soluzioni annunciate in questi anni infatti non hanno poi trovato riscontri nel mercato per mancanza di massa critica, di certo però se queste applicazioni dovessero avere successo potremmo trovarci di fronte ad una vera rivoluzione per l’industry Media.

A cura di

Denise Ronconi

Denise Ronconi

Direttrice

È attualmente Direttrice dell’Osservatorio Internet Media e Senior advisor dell’Osservatorio eCommerce B2c degli Osservatori Digital Innovation. Da diversi anni svolge attività di ricerca sui mercati digitali con particolare focus sui Media online e sulle vendite di prodotti e servizi attraverso canali digitali.

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