Smart Road: i servizi abilitati per gli utenti della strada
È di fine 2022 la notizia che le operazioni di rinnovo della Salerno-Reggio Calabria sono ormai del tutto terminate : sarà la prima Smart Road italiana e, probabilmente, anche la prima in tutta Europa di questo tipo. Il responsabile della Struttura, l’ingegnere Francesco Caporaso, afferma che l’autostrada sarà presidiata da una sala operativa 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, mediante una rete capillare di oltre 1.000 telecamere. In questo modo, verrà garantita la tempestività di intervento in tutte le situazioni critiche e la possibilità di informare tutti gli utenti in relazione a percorsi alternativi, condizioni climatiche, incidenti e pericoli. Le novità non si fermano qui: i futuri lavori renderanno l’autostrada ambientalmente sostenibile, grazie all’installazione di impianti a energia rinnovabile, nonché la prima in Italia su cui sperimentare la guida autonoma.
Il progetto è solo uno delle molte sperimentazioni in ambito Smart Road: il biennio 2021-2022 rappresenta infatti un’importante tappa per lo sviluppo delle strade intelligenti. Considerando i 189 progetti censiti dall’Osservatorio Connected Car & Mobility a livello nazionale e internazionale a partire dal 2015, 44 fanno riferimento al 2021 e ben 62 al 2022 (rispettivamente, più del doppio e più del triplo dei numeri rilevati nel 2020). Le applicazioni oggi più diffuse sono legate principalmente alla sperimentazione di nuove tecnologie a supporto del traffico extraurbano (47%), in cui rientra anche l’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria.
Al secondo posto, si posizionano invece i progetti focalizzati sull’efficientamento dei flussi in aree urbane e suburbane (25%). Fanno parte di questa categoria di iniziative il rilevamento dei mezzi pubblici connessi, con conseguente assegnazione di priorità di passaggio rispetto ai veicoli privati, il monitoraggio delle abitudini di viaggio degli utenti per la ripianificazione urbana e la condivisione di informazioni relative alle zone designate per la consegna merci all’interno della città. Tra le possibili direzioni future di applicazione, una in particolare inizia già a intravedersi: lo sfruttamento delle tecnologie tipiche delle Smart Road nell’ambito delle iniziative di Smart City Control Room, per favorire il monitoraggio del traffico cittadino. Ad esempio, la municipalità di Firenze, che nel 2021 ha sviluppato una sala di controllo altamente tecnologica per una gestione più smart ed efficiente dei servizi urbani, sfrutta la rete di sensori a bordo strada per misurare una serie di fattori con impatti sul flusso della circolazione (es. stato degli impianti semaforici, funzionamento della rete tramviaria, disponibilità di mezzi per la consegna merci).
Alla base delle progettualità Smart Road, però, non c’è solo l’obiettivo di monitorare e ottimizzare i flussi stradali: da una parte, è sempre più forte l’attenzione a tutte le infrastrutture collegate alla rete stradale (es. parcheggi, viadotti e trafori), il cui stato può comunque influire sulla viabilità; dall’altra parte, si rafforza il desiderio di sfruttare la connettività delle nuove o rinnovate infrastrutture per scopi molto diversi. Tra le applicazioni oggi presenti, si trovano infatti le iniziative di riqualificazione degli spazi e delle opere pubbliche annesse alla rete stradale (20%), e quelle relative alla ricarica rapida e intelligente di veicoli elettrici (8%).
Un caso rappresentativo del potenziale relativo alle opere pubbliche annesse alla rete stradale, è il progetto intraregionale Fortore, realizzato nel 2022 tra la Campania e la Puglia. L’installazione della fibra ottica, sull’arteria che collega il Sannio alla SS17 Foggia-Campobasso, consente di rilevare lo stato di salute di varie tipologie di infrastrutture (es. ponti, binari, condotte idriche, rete di distribuzione elettrica). Rientrano in questa macroarea applicativa, anche i progetti che prevedono l’attivazione di servizi aggiuntivi grazie alla connettività integrata in fase di riqualificazione: ad esempio, nel caso dei parcheggi, l’installazione di nuove soluzioni tecnologiche potrebbe consentire la comunicazione dell’eventuale disponibilità di posti liberi e dell’indirizzo di locazione, nonché il pagamento tramite app.
Infine, stanno trovando sempre più consenso, soprattutto grazie alle normative vigenti a livello europeo – ma anche internazionale – che mirano alla decarbonizzazione dei trasporti, le soluzioni che sfruttano il manto stradale come sistema di ricarica induttiva. Uno dei casi più interessanti nel nostro Paese è il progetto Brebemi – Arena del Futuro, avviato nel 2021, che prevede di dotare un tratto dell’autostrada A35 tra Brescia e Milano di tecnologia wireless in grado di ricaricare la batteria dei veicoli in tempo reale durante il viaggio.
A cura di
Alessia Cucciniello
Research Analyst degli Osservatori Connected Car & Mobility e Smart City. Da gennaio 2020 lavora presso gli Osservatori Digital Innovation: dapprima con focus sull'Internet of Things e, da novembre dello stesso anno, svolgendo attività di ricerca e progetti in ambito innovazione digitale sui temi Connected Car & Mobility e reti 5G. A fine del 2022 entra nell'Osservatorio Smart City.
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