Nuove configurazioni di viaggio per il 2022: si modificano compagnia, destinazioni, motivazioni e servizi ricercati

A cura di:
Eleonora Lorenzini – Direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo
Federica Russo – Ricercatrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo

Il 2022 è l’anno della ripresa per il settore dei viaggi, ma come è cambiato l’approccio al viaggio da parte della domanda?
Secondo un sondaggio condotto a febbraio da SWG su oltre 1.200 maggiorenni italiani il 79% dedica molto tempo alla valutazione delle opzioni di viaggio (alloggio e mezzo di trasporto) e il 31% dedica molto o un po’ più di tempo alla programmazione rispetto al pre-pandemia. Anche a livello internazionale la programmazione è diventata più importante. Lo confermano i dati Tripadvisor-Ipsos pubblicati a fine 2021 a partire da un campione di oltre 10.000 utenti tra 18-75 anni in USA, Regno Unito, Australia, Singapore e Giappone, dove una percentuale tra il 39 e il 68% ha dichiarato la maggior rilevanza della pianificazione nel post covid.

Sono dunque aumentate le variabili usate nella valutazione e selezione dei servizi e le priorità di viaggio, come rilevato da diversi studi approfonditi dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo.

Compagnia di viaggio, destinazione, motivazione e servizi aggiuntivi assumono nuove configurazioni
A livello globale, secondo un’indagine di American Express su un campione di oltre 3.000 viaggiatori in diversi paesi del mondo (febbraio 2022), il 76% dei viaggiatori desidera trascorrere più tempo i propri cari, aumentando dunque il numero di viaggi con la famiglia. Si allarga il numero di componenti del nucleo familiare, con l’aggiunta di animali domestici e una corrispondente crescita nella domanda di alloggi pet-friendly (+40% nel 2021 secondo una ricerca di Vrbo). Con l’obiettivo di trovare delle location adatte anche agli amici a quattro zampe, il 39% degli italiani cerca sempre più alloggi immersi nel verde come agriturismi, campeggi, glamping, … (dati di PiratinViaggio su oltre 6.000 utenti italiani). Questa tendenza è confermata anche dai dati di Accor su un campione di nord europei: il 33% nel 2022 cerca vacanze immerse nella natura.
Oltre alla compagnia di viaggio e al tipo di location ricercata, si modificano in alcuni casi anche le motivazioni che spingono a compiere un viaggio: a livello globale (ricerca Tripadvisor-Ipsos) cresce, rispetto al 2019, l’interesse verso nuove destinazioni (34% dei giapponesi, 38% degli inglesi, 41% degli americani, 46% degli australiani e 49% dei singaporiani) e verso un accrescimento della propria conoscenza della cultura locale (70% dall’indagine American Express). Cresce anche l’impegno sociale con l’81% dei turisti internazionali che sono interessati a sostenere e rispettare le comunità locali, vivendo esperienze uniche immersi nella cultura e delle specificità dei territori. Si consolida anche l’attenzione all’ambiente: sempre secondo l’indagine di Ernst & Young, due turisti su tre sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo sui mezzi di trasporto per garantire la sostenibilità e la compensazione delle emissioni del proprio viaggio.
Da ultimo, ma non meno importante, cresce l’attenzione verso la flessibilità nelle prenotazioni e nei pagamenti e verso la sicurezza dei viaggi. Secondo una ricerca di Booking.com (campione di oltre 24.000 viaggiatori in 31 paesi, novembre 2021) le principali priorità dei turisti sono diventate la possibilità di ricevere rimborsi (42%), la cancellazione gratuita (33%) e la riprogrammazione gratuita (32%). Aumenta, infine, il numero di chi, grazie anche ai nuovi servizi offerti dalle fintech, sperimenta possibilità di pagamento dilazionato nel tempo e post fruizione del servizio. Anche l’assicurazione di viaggio è diventato un altro pensiero primario di ogni viaggiatore, mentre prima della pandemia spesso era considerata indispensabile solo per alcune destinazioni di lungo raggio. Secondo i dati di Europassistance il 68% degli italiani nel 2022 acquisterà una polizza di viaggio, mentre prima della pandemia quasi il 40% di questi non la prendeva nemmeno in considerazione.