Sostenibilità e Trasformazione Digitale: il quadro normativo e le strategie aziendali

Nel corso degli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema centrale nelle strategie aziendali e nelle politiche pubbliche. In questo contesto, le normative europee stanno evolvendo rapidamente, imponendo nuovi standard e obblighi per imprese e istituzioni: lo scenario è in continua trasformazione e richiede un’attenta analisi e un costante aggiornamento per affrontare le sfide e cogliere le opportunità di un futuro più sostenibile.

Allo stesso tempo, aumentano le iniziative riguardanti la sostenibilità all’interno delle aziende. In questo ambito, la Trasformazione Digitale può rappresentare un fattore abilitante decisivo. Le imprese italiane sono pronte a cogliere questa sfida e trasformarla in un’opportunità concreta?

Semplificare le normative sulla sostenibilità: il pacchetto Omnibus

Tra le priorità della Commissione europea per il mandato 2024-2029 vi è la semplificazione delle normative sulla sostenibilità, con l’obiettivo di snellire il processo di rendicontazione e potenziare la competitività a livello europeo. A tal fine, il adottato a febbraio 2025, rappresenta un’iniziativa cardine, mirata a ridurre gli oneri burocratici per le imprese, soprattutto le PMI, e ad attrarre nuovi investimenti.

Concentrando le responsabilità in materia di sostenibilità sulle aziende di maggiori dimensioni, il pacchetto alleggerisce varie normative precedentemente adottate dalla Commissione. Tra queste rientrano:

  • la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che introduce obblighi più stringenti di rendicontazione sulla sostenibilità;
  • la , che richiede alle aziende di identificare, prevenire e mitigare i rischi di impatti negativi su ambiente e diritti umani lungo la loro catena del valore;
  • la EU Taxonomy, che definisce criteri oggettivi per stabilire se un’attività economica possa essere considerata “sostenibile”;
  • il CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), che impone dazi alle importazioni di prodotti ad alta intensità di carbonio da paesi extra-UE.

La Commissione ha infatti fissato il chiaro obiettivo di attuare un’azione di semplificazione senza precedenti, riducendo gli oneri amministrativi almeno del 25% per le aziende e almeno del 35% per le PMI entro la fine del mandato in corso.

La sostenibilità nelle imprese italiane

Nonostante un contesto normativo meno restrittivo, le imprese italiane sono davvero preparate ad affrontare la sfida della sostenibilità?

Secondo una survey realizzata dall’Osservatorio Digital & Sustainable che ha coinvolto un campione di 568 PMI e 81 grandi imprese, queste ultime mostrano un’elevata propensione agli investimenti in ambito sostenibilità (il 93% dichiara di investire intensamente), con un focus prevalente su obiettivi ambientali e, in misura minore, su aspetti di governance come etica decisionale e gestione del rischio.

Sebbene attualmente solo un numero limitato di grandi aziende sia soggetto a obblighi normativi in materia di rendicontazione, anche a causa dell’allentamento dei vincoli previsto dal pacchetto Omnibus, si stanno comunque diffondendo iniziative di sostenibilità adottate su base volontaria. La sostenibilità è infatti spesso considerata una leva strategica, utile sia per rafforzare la reputazione aziendale sia per migliorare l’efficienza operativa.

Tra le PMI, invece, gli investimenti in iniziative di sostenibilità sono più limitati: solo il 42% delle imprese investe intensamente, focalizzandosi prevalentemente su obiettivi ambientali, quali il miglioramento della gestione delle risorse, fortemente collegato ad aspetti di efficientamento. Le motivazioni che frenano il restante 58% di PMI dall’investire in sostenibilità sono principalmente di natura economica, con costi percepiti come proibitivi, e culturale, per mancanza di risorse e competenze. Nonostante ciò, anche tra le PMI la sostenibilità viene talvolta vista come una leva strategica per rafforzare la reputazione aziendale e ottimizzare l’efficienza operativa.

Sostenibilità e Trasformazione Digitale

In un’epoca caratterizzata dalla pervasività della digitalizzazione, diventa imprescindibile, però, esplorare l’interazione tra Trasformazione Digitale e sostenibilità. La relazione tra queste due dimensioni si sviluppa in modo bidirezionale: da un lato, l’Innovazione Digitale, se adeguatamente governata, può rappresentare uno strumento per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità; dall’altro, gli obiettivi di sostenibilità possono orientare l’utilizzo responsabile delle tecnologie digitali. Tuttavia, una gestione inadeguata della tecnologia potrebbe comportare rischi, minacciando l’equilibrio tra crescita economica, benessere sociale e tutela ambientale.

Combinando in un’unica vista le due prospettive, ben l’84% delle grandi aziende investe intensamente sia in Trasformazione Digitale sia in sostenibilità. Sono, però, ancora poco esplorate le sinergie tra digitale e sostenibilità: solo un’azienda su tre, infatti, utilizza l’Innovazione Digitale in modo intensivo come strumento per perseguire obiettivi di sostenibilità, e una su quattro si fa guidare dalle linee guida di sviluppo sostenibile per rivedere la politica di adozione e utilizzo del digitale.

Dal punto di vista organizzativo, solo il 10% delle imprese di grande dimensione ha introdotto nell’organizzazione il Digital Sustainability Officer, una figura manageriale in grado di identificare e gestire progetti che coniugano Trasformazione Digitale e sostenibilità.

Considerando l’approccio integrato a sostenibilità e Innovazione Digitale, il comportamento delle PMI risulta più eterogeneo e non emerge una tendenza dominante. Il cluster più numeroso, composto dal 35% delle PMI, investe poco o nulla in entrambe le dimensioni, anche perché considera il digitale come elemento marginale all’interno del proprio settore. Il secondo cluster più numeroso (31%) è però composto dalle PMI che investono intensamente sia in Trasformazione Digitale sia in sostenibilità. In ogni caso, l’uso sinergico delle due dimensioni è attualmente molto limitato: un’azienda su cinque utilizza il digitale in modo intensivo per perseguire obiettivi di sostenibilità, mentre solo il 6% dichiara di applicare in modo approfondito le linee guida per lo sviluppo al fine di orientare la politica di adozione del digitale. Per molte PMI, la scarsa conoscenza delle opportunità e dei rischi legati al rapporto tra Trasformazione Digitale e sostenibilità rappresenta infatti un ostacolo significativo. Come ulteriore conferma, l’85% delle PMI dichiara di non prevedere la figura del Digital Sustainability Officer, e solo il 14% sente la necessità di introdurlo.

Da questa fotografia emerge come l’approccio alla sostenibilità e la sua sinergia con l’Innovazione Digitale variano notevolmente in funzione della dimensione aziendale, influenzati sia dalla capacità di investimento sia dal livello di consapevolezza e sensibilità su questi temi. Per tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, la vera sfida del prossimo futuro sarà sviluppare una strategia che integri e governi sinergicamente questi due ambiti.

A cura di

Irene Rinaldi

Irene Rinaldi

Ricercatrice

Ricercatrice dell'Osservatorio Digital Content

LL

Lorenzo Leoni

Digital & Sustainable

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