Consulenti del lavoro: analogici si nasce, digitali si diventa!
Descrizione
Gli studi di consulenza del lavoro evidenziano le seguenti caratteristiche comportamentali:
- i modelli organizzativi e di business faticano a rinnovarsi. L’innovazione, pur assistita da tecnologie ormai consolidate, coinvolge parzialmente i processi lavorativi interni e la relazione con il cliente ma in modo quasi inesistente il modello di business e la creazione di nuovi servizi;
- gli atteggiamenti, prima mentali poi comportamentali, sono più di attesa e reazione tattica alle imposizioni normative e poco legati a moti spontanei di innovazione;
- un manipolo di studi – definiti ‘virtuosi’ – ha realmente avviato un percorso di rinnovamento, investendo in tecnologia attraverso piani strutturati. Questi studi guadagnano di più e meglio degli altri, hanno aumentato le loro dimensioni e stanno acquisendo un vantaggio competitivo;
- gli studi virtuosi non sono grandi studi ma hanno affrontato la crescita migliorando la loro cultura digitale, mettendo in discussione i paradigmi ormai consolidati e hanno creduto in un progetto di cambiamento, orientando l’attività verso un’incidenza più elevata della consulenza
Indice
- 1Il profilo degli studi
- 2La gestione organizzativa e del business
- 3La tecnologia
- 4Il Maturity Model
- 5Le caratteristiche degli studi virtuosi
- 6La sintesi finale
Domande chiave
- Quali cambiamenti emergono tra gli studi di consulenza del lavoro?
- Come si posizionano gli studi di consulenza del lavoro nel percorso verso lo studio digitale?
- Chi sono gli studi ‘virtuosi’?
- Quali caratteristiche hanno gli studi ‘virtuosi’?
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Martina Vertemati
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