Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori”
L’ISTITUTO
L’Istituto Nazionale Tumori ha attivato i primi reparti nel 1928 ricevendo, un anno dopo, il
riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Il complesso
attuale è costituito da 12 piani destinati a reparti chirurgici, radiologici e di ricerca.
L’Istituto impiega oltre 2.000 unità tra medici, ricercatori, infermieri, tecnici e personale
amministrativo ed effettua oltre 13.000 ricoveri annui con una capacità di 462 posti letto
accreditati.
L’ESIGENZA
L’emergenza Covid ha acuito il bisogno di accelerare l’introduzione di nuovi modelli
organizzativi abilitati dalle tecnologie digitali a supporto dei pazienti e degli operatori
sanitari, esigenza particolarmente rilevante in ambito oncologico. In questo contesto, la
Telemedicina ha rappresentato una delle opportunità principali per portare avanti la presa
in carico e la cura dei pazienti. Si è deciso, quindi, di introdurre la Telemedicina nella pratica
clinica attraverso una revisione e riorganizzazione degli attuali percorsi ambulatoriali, di
ricovero e di pre-ricovero.
IL PROGETTO E LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA
Sulla spinta della Direzione Strategica, è stata adottata la piattaforma “Ticuro”, integrata
e dedicata ai servizi di Telemedicina dell’Istituto da utilizzare in diversi reparti, sviluppata in collaborazione con Xenia Reply. Durante la fase di progettazione della piattaforma,
sono stati somministrati oltre 200 questionari per valutare l’interesse dei pazienti e dei
caregiver verso i servizi di Telemedicina. I risultati hanno permesso di evidenziare le
esigenze comuni, utili alla progettazione delle funzionalità della nuova piattaforma. Essa
consente di mettere in collegamento il paziente e l’equipe coinvolta nel percorso di cura,
attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili (PC, tablet, smartphone) per lo svolgimento di
video/audio-chiamate, e di permettere la partecipazione di più utenti simultaneamente.
Il paziente, tramite credenziali SPID, può accedere all’“Ambulatorio Virtuale” dove può
consultare, caricare e scaricare referti e documenti relativi a prestazioni effettuate
anche esternamente all’Istituto e condividerli con gli specialisti durante la Televisita.
L’integrazione con altri applicativi della struttura (es. CUP, CCE) permette al medico
di evitare il caricamento manuale dei documenti generati a termine della Televisita
(es. referto, ricette elettroniche). Considerando la scarsa familiarità con gli strumenti
tecnologici che può sussistere nel caso di pazienti con limitate competenze digitali, è
stato incluso un servizio di help desk per i pazienti ed è stata prevista la funzionalità
di gestione della Televisita da parte del caregiver/familiare registrato a sistema. Inoltre,
l’iniziativa è stata portata avanti in modo integrato rispetto ad altre due progettualità
strategiche: lo sviluppo del Datawarehouse per la raccolta e la valorizzazione dei dati ai
fini di cura e di ricerca e del “Patient Voices”, per la raccolta a distanza di dati del paziente
attraverso questionari strutturati (PROMs).
I RISULTATI
Attraverso la piattaforma di Telemedicina sono state erogate oltre 2.000 Televisite per
pazienti oncologici adulti, da parte di 10 unità operative. Analizzando la provenienza
dei pazienti, è stato rilevato un aumento della quota dei pazienti fuori regione, che dal
39% nel 2021 è passata al 47% nel 2022. Le possibilità di verifica del quadro clinico del
paziente 24 ore prima dei ricoveri ordinari per chemioterapia o per intervento chirurgico
rappresenta un beneficio per il reparto di Medicina Oncologica 1 che, in questo modo, è in
grado di ottimizzare il ricovero, garantendo la conferma entro i tempi previsti e una diversa
allocazione dei posti letto in caso di annullamento. Un’ulteriore applicazione degli strumenti
di Telemedicina (Televisita e raccolta dati a distanza) è in corso di sperimentazione
nell’ambito del Prericovero anestesiologico al fine di permettere all’anestesista di valutare
in anticipo la complessità del paziente e ottimizzare il percorso.
GLI SVILUPPI FUTURI
Per il futuro si prevede un maggiore coinvolgimento nel progetto di team multidisciplinari,
con l’obiettivo di introdurre gli strumenti di Telemedicina nei PDTA, relativamente ai
primi accessi e alle visite multidisciplinari. Sono in fase di progettazione nuovi sviluppi
dell’“Ambulatorio Virtuale”, che prevederà, ad esempio, l’attivazione del servizio di
Teleconsulto tra medici del territorio nazionale e la collaborazione con le associazioni di
volontariato.
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