Noi Agili Al Lavoro: l’iniziativa di Smart Working in Leroy Merlin
L’ORGANIZZAZIONE
Leroy Merlin Italia, parte del gruppo internazionale Adeo, è specializzata nella vendita di
servizi e prodotti per la ristrutturazione, la decorazione e il “fai da te”. L’azienda ha circa
8.500 dipendenti (8.000 distribuiti nei 52 negozi e 500 nella sede principale di Rozzano) e
genera un fatturato annuo pari a circa 2 miliardi di €.
LE ESIGENZE
Leroy Merlin ha alla base del suo successo e del suo fare impresa una cultura organizzativa
partecipativa, collaborativa e fortemente responsabilizzante nei confronti dei dipendenti.
Il progetto, insieme ad altre iniziative implementate dall’azienda, nasce dalla volontà di
favorire la diffusione di un miglior modello di conciliazione vita-lavoro che al contempo
permetta di preservare il raggiungimento degli obiettivi di business.
LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA
L’iniziativa Noi Agili Al Lavoro di Leroy Merlin è attiva in modo strutturale e a tempo
indeterminato dal 1° settembre 2023, al termine di un percorso di sperimentazione iniziato
nel periodo pandemico.
Il progetto è stato voluto dal Leader Risorse Umane e da tutto il Board e portato avanti
da un gruppo di progetto multidisciplinare con referenti delle aree Organizzazione, Diritto
del Lavoro e Relazioni Sindacali, Salute e Sicurezza e Facility Management. Il gruppo di progetto è ancora attivo e si confronta per monitorare l’avanzamento dell’attività e valutare
possibili interventi correttivi.
La policy scelta prevede che tutti i lavoratori afferenti alla sede centrale abbiano la possibilità
di lavorare da remoto su tutto il territorio italiano per 2 giorni a settimana che devono essere
concordati con il proprio responsabile, con il quale si definiscono eventuali giorni aggiuntivi.
Per tutti è sempre possibile lavorare anche presso gli uffici situati all’interno dei negozi,
qualora risultasse più comodo rispetto alla sede principale. L’azienda ha dato indicazione dei
momenti aziendali o di servizio che richiedono la presenza in sede e ha favorito la diffusione
del Regolamento Aziendale dedicato, attraverso delle sessioni di comunicazioni specifiche.
L’azienda ha scelto di applicare indistintamente a tutti i dipendenti della sede principale
lo Smart Working nelle stesse modalità, senza distinzione alcuna di ruolo, ivi comprese
le attività di presidio come ad es. le attività di facility e l’accoglienza. Ciò rende evidente
la ferma volontà aziendale di riconoscere lo Smart Working nelle stesse modalità anche
a ruoli che potrebbero essere svolti anche a distanza in misura diversa, scegliendo di
privilegiare l’equità e di recuperare una caratteristica che da sempre contraddistingue
Leroy Merlin, ovvero la socialità. Da sempre, infatti, l’azienda è nota e apprezzata dai
dipendenti anche per i rituali collettivi e ludici che la caratterizzano e che si sentiva forte
l’esigenza di preservare. Per questa ragione quindi si è arrivati ad individuare quale sintesi
dei bisogni il 3+2 per tutti i dipendenti della sede principale.
A questa forma di flessibilità si aggiunge quella oraria attiva già nel 2014 che da allora
prevede una sola timbratura giornaliera con il solo obiettivo di rilevare la presenza di
persone in sede.
Per introdurre il modello di Smart Working si è lavorato su un accompagnamento culturale
attraverso un piano di formazione e attività specifiche di change management sia per i leader
sia per i team. Tra le attività di formazione per i leader, oltre a specifici corsi per la gestione
dei team da remoto sviluppati durante la pandemia, sono stati attivati dei percorsi integrativi
specifici e organizzati dei momenti di confronto con gli HR Business Partner per spiegare gli
aspetti contenuti nell’accordo individuale. Anche per i membri dei team sono stati progettati
dei momenti ad hoc per spiegare i contenuti dell’accordo. Inoltre, sono state diffuse le risposte
ad alcune FAQ e attivati degli sportelli aperti per rispondere a domande e dubbi.
Leroy ha inoltre attivato una sperimentazione da luglio 2023 – dicembre 2023 per
l’applicazione di uno specifico modello di Smart Working per le figure manageriali
degli store. In questa prima fase sono stati coinvolti i capo-settore dei negozi dell’area
commerciale di Milano che possono, a rotazione, lavorare da remoto 2 giorni al mese,
per svolgere attività di back office (es. programmazione dei turni, gestione dei cartellini
presenze, preparazione presentazioni e report, analisi dati, costruzione dei piani di sviluppo
delle squadre, etc.) garantendo comunque livelli minimi di presenza quotidiana delle figure
manageriali. Inoltre, in un’ottica di benessere del ruolo manageriale nel retail è previsto un
weekend libero al mese a rotazione tra i manager di store.
Prima di procedere con la sperimentazione è stato fatto un lavoro preliminare con i
Direttori dei negozi per aiutarli a capire l’opportunità dell’iniziativa e confrontarsi su alcuni
aspetti fondamentali come, per esempio, la capacità di pianificare le attività con anticipo,
superare uno stile manageriale di controllo e cercare di limitare il più possibile la gestione
“per urgenza”.
Tra le evoluzioni future del modello è allo studio la fattibilità di un test per l’estensione
dello smart working ai ruoli di store a diretto contatto con il cliente (Addetti alla vendita,
Addetti alle casse, etc.) per alcune specifiche attività remotizzabili come, per esempio, la
formazione su piattaforma di e-learning, la partecipazione a gruppi di progetto tematici,
gestione pratiche cliente.
Accanto al progetto di lavoro da remoto in Leroy Merlin è stato svolto un importante lavoro
di ripensamento e rivisitazione degli spazi fisici della sede. Già prima della pandemia si
era lavorato a questo aspetto togliendo la maggior parte delle postazioni individuali a
favore di tavoli collaborativi per agevolare la creazione di gruppi di lavoro inter-funzionali
con attività afferenti allo stesso prodotto. Dopo la pandemia si è scelto, ampliando lo
spazio a disposizione, di rivedere ulteriormente gli ambienti analizzando le esigenze in
termini di layout in base alla tipologia di attività che le persone svolgevano secondo il
metodo Activity Based Working per cercare di creare spazi che rispondessero alle nuove
necessità lavorative delle persone.
L’approccio seguito nella riprogettazione è stato quello di procedere in modo graduale,
sistemando un’area alla volta e cercando di creare degli ambienti che ricordassero la
casa, in linea con la filosofia aziendale, da cui il nome del progetto: Casa Diffusa. Sono
stati creati degli ambienti che ricordano i vari spazi della casa (es. cucina, giardino,
bagno, garage, ingresso, sala, libreria, cantina) che sono stati allestiti usando i prodotti
dell’azienda. Per quanto riguarda l’organizzazione delle postazioni di lavoro, si è scelto sia
di eliminare i divisori che prima separavano le varie aree e di ampliare la dimensione degli
openspace sia, in taluni casi, inserire nuove vetrate a seconda della tipologia di attività (privacy / concentrazione). Le sale riunioni (il cui numero è stato incrementato) sono state
riviste e integrate con dotazione tecnologica a supporto dell’acustica che permette di
svolgere in modo efficace incontri con anche partecipanti da remoto. È stato poi creato un
Work Cafè: l’installazione di un bar e di un’area, diventata oggi un fondamentale punto di
aggregazione e/o un’area informale in cui i dipendenti possono sia fare pausa sia lavorare,
dedicando spazio al lavoro individuale o alla collaborazione in team. Per Leroy Merlin,
infatti, la socializzazione rimane sempre più un elemento identitario che l’azienda vuole
fortemente mantenere.
In continuità con quanto fatto per la sede è già in corso il ripensamento degli uffici
posizionati all’interno dei punti vendita.
Leroy Merlin ha altresì introdotto alcune iniziative per promuovere il benessere fisico e
psicologico delle persone:
- uno spazio all’interno del virtual Wokplace aziendale che racchiude consigli e suggerimenti su come lavorare bene sia in sede sia da remoto;
- un servizio di supporto psicologico in collaborazione con un partner esterno;
- cassetta di frutta fresca a disposizione e maggior attenzione alla qualità dell’offerta del bar aziendale;
- attivazione di convenzioni per attività dedicate al tempo libero delle persone;
- aumento del verde in ufficio (piante, etc.) curate dalla cooperativa sociale Opera In
Fiore, per cui persone appartenenti a categorie svantaggiate e/o portatori di handicap
svolgono presso Leroy Merlin attività compatibili con le loro possibilità relative alla cura
delle aree verdi e allestimenti.
I BENEFICI
L’implementazione sinergica di queste iniziative ha permesso una progressiva riduzione, a
partire dal 2019, del tasso di assenteismo (scorporando le lunghe malattie legate al Covid)
che è di circa 1,5% e la riduzione del 2% del tasso di turnover.
Per quanto riguarda le persone si è riscontrata una significativa crescita del livello di
engagement dei lavoratori della sede principale tra novembre 2019 e novembre 2022
(+28 punti di Net Promoter Score) che è stata rilevata tramite un questionario erogato
trimestralmente a tutti i dipendenti per monitorare lo stato di benessere ed engagement.
Dal punto di vista ambientale Leroy Merlin ha riscontrato una riduzione delle emissioni, tra
il 2019 e il 2021, pari a circa 6.600 ton CO2, dovuta in parte alla riduzione delle trasferte ma
anche alla riduzione dei tragitti casa-lavoro resi possibili dallo Smart Working.
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