Il Distretto Trentino Intelligente
L’ORGANIZZAZIONE
La Provincia Autonoma di Trento è una provincia italiana di circa 545.000 abitanti con un
PIL pro capite di circa 35.500 € (il terzo tra le regioni italiane) e un tasso di disoccupazione
pari al 6.1%. L’organizzazione conta oltre 2.300 lavoratori.
LE ESIGENZE
La Provincia Autonoma di Trento (PAT) vuole promuovere lo Smart Working come volano
di crescita del territorio per sviluppare una comunità che sia maggiormente sostenibile,
connessa, vivibile, inclusiva e competitiva. Per questo ha definito un Piano Strategico di
promozione dello Smart Working con orizzonte pluriennale che si pone l’obiettivo di creare
il Distretto Trentino Intelligente (Tr.A.In).
LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA
L’iniziativa è stata ideata dalla Giunta provinciale per il tramite del Dipartimento
organizzazione, personale e affari generali della Provincia con il supporto di Tsm-Trentino
School of Management. Il piano approvato nel settembre del 2021, fa leva sull’esperienza
di Smart Working fatta dalla Provincia fin dal 2012 e si pone obiettivi su 3 aree: personale
e organizzazione, trasformazione digitale, logistica e spazi fisici.
- Personale e organizzazione: si riferisce alla diffusione sostenibile del lavoro agile sul territorio provinciale, sia nelle PA sia nelle aziende del territorio. Per ottenere questo risultato occorre agire su diversi aspetti: rapporto di lavoro, sviluppo di competenze dei lavoratori e dei responsabili, organizzazione, ruoli processi e servizi che vanno riprogettati in modalità agile.
- Trasformazione digitale: si riferisce alla revisione dei sistemi operativi di back office con il passaggio alla fruizione in cloud, alla digitalizzazione dei servizi erogati e dei processi, al rafforzamento delle iniziative per promuovere data sharing e cybersecurity e al reperimento di adeguate competenze metodologiche e tecnologiche.
- Logistica e spazi fisici: si riferisce alla promozione, sviluppo e consolidamento dello spazio di lavoro sia all’interno della sede sia all’esterno, sfruttando le opportunità offerte dalla condivisione di spazi sul territorio.
Per ciascuno di questi livelli sono stati definiti degli obiettivi di legislatura, declinati in
obiettivi operativi per ciascuno dei quali vengono definiti degli standard minimi e degli
standard ideali da raggiungere. Il piano e gli obiettivi sono stati definiti da 3 tavoli di lavoro
attivi dal 2021 e a cui hanno partecipato diversi stakeholders (es. associazioni di imprese
profit e no profit, enti pubblici del territorio, enti strumentali pubblici e privati, organizzazioni
sindacali, …). Gli incontri continueranno nell’ambito della Comunità professionale e di
pratica nel corso del 2023 per tenere tutti allineati sull’avanzamento del piano e fornire
formazione e strumenti utili per ottenere i risultati.
Per raggiungere gli obiettivi previsti dal piano sono state definite circa 70 azioni da
implementare progressivamente nel corso degli anni, alcune sono già state attivate altre
lo saranno nei prossimi mesi. Tra queste vi sono la cosiddetta “Comunità professionale
e di pratica” i cui gli incontri sono organizzati da Tsm-Trentino School of Management.
Si tratta di una serie di momenti formativi che puntano a rafforzare le capacità di
definizione dei differenti piani di azione. Rivolte agli stakeholder, queste opportunità di
confronto vogliono sfruttare la spiccata propensione del territorio al dialogo tra soggetti
diversi, una caratteristica che da sempre agevola i processi di cambiamento condivisi. È
prevista anche la costituzione di un “Tavolo di consultazione” al quale saranno chiamate le
organizzazioni sindacali. Tsm-Trentino School of Management intende, inoltre, nel corso
dello sviluppo del progetto, costruire nuovi indicatori della prestazione lavorativa, un vero
e proprio modello di misurazione che potrà proporsi come un punto di riferimento anche
per i successivi studi.
Una delle iniziative già attive è il coworking per i dipendenti di PAT. L’iniziativa prevede la
possibilità per i dipendenti provinciali di svolgere la prestazione di lavoro agile presso degli
spazi di coworking messi a disposizione dell’Amministrazione provinciale. PAT ha stipulato
una convenzione con Federazione Trentina della Cooperazione e fino al 31 dicembre 2023
saranno disponibili 8 spazi di coworking distribuiti nelle valli del Trentino e all’interno dei
quali è possibile prenotare delle postazioni tramite un portale. Potranno utilizzare questi
spazi anche coloro che lavorano sul territorio e hanno bisogno di un punto di appoggio
durante la giornata, ad esempio gli addetti che fanno visite ai cantieri. Tali spazi sono
fruibili anche dai lavoratori di aziende private, per ridurre il pendolarismo, migliorarne la
qualità della vita mantenendole vicine al territorio di provenienza.
Tra le iniziative previste dal piano ve ne sono alcune per facilitare l’adozione dello Smart
Working nelle aziende private e le altre PA del territorio. Per le realtà private l’adesione è
volontaria e l’iniziativa prevede la messa a disposizione di linee guida e tool che supportino nell’adozione dello Smart Working. Alcune grandi aziende presenti sul territorio hanno già
avviato la sperimentazione. Per quanto riguarda le altre PA del territorio, in particolare comuni
e RSA, che hanno aderito al piano le azioni rivolte a loro includono, oltre alla fruizione di
materiale per l’implementazione dello Smart Working, anche attività di sensibilizzazione per
mettere a disposizione alcuni dei loro spazi come luoghi di lavoro alle altre realtà del territorio.
Altre iniziative trasversali all’area personale e organizzazione e trasformazione digitale
già attive sono quelle che riguardano la formazione e le competenze digitali. Una prima è
la certificazione delle competenze agili a seguito della partecipazione a un percorso che
approfondisce i diversi aspetti che permettono di lavorare a distanza in modo efficace. Tali
percorsi formativi includono materiale e l’esperienza fatta da PAT nell’applicazione dello
Smart Working nel periodo pre- e post- pandemico. Un’altra iniziativa riguarda il percorso
di certificazione delle competenze del personale che prevederà una fase di analisi delle
competenze richieste e poi una successiva di assessment per poi procedere con iniziative
di formazione personalizzata per colmare gli eventuali gap. Tale progetto ha ottenuto un
finanziamento a livello europeo per il suo svolgimento.
Il piano include anche iniziative per valorizzare il territorio trentino e renderlo attrattivo per i
turisti che possono abbinare il periodo di vacanza a quello di lavoro. Tra le iniziative traversali
all’area logistica e spazi fisici e trasformazione digitale c’è la diffusione della rete internet
veloce per coprire tutto il territorio con fibra ottica veloce FTTH e altri metodi dove questa
non arriva. Altre iniziative, in collaborazione con Tsm-Trentino School of Management,
riguardano la promozione del territorio come meta innovativa e l’organizzazione di
momenti formativi ai partecipanti ai tavoli di lavoro per renderli ambasciatori verso le realtà turistiche e sensibilizzarle al rendere disponibili i propri spazi (es. alberghi, impianti
di sci) anche come sede di lavoro occasionale.
I BENEFICI ATTESI
Lo sviluppo delle iniziative, attraverso il raggiungimento degli obiettivi definiti dal piano,
permetterà di ottenere risultati su 4 tipologie di attori: lavoratori, cittadini, datori di lavoro
e società. Il piano prevede che tali risultati vengano misurati attraverso strumenti specifici
(es. questionari, focus group o panel di utenti) volti a rilevare la soddisfazione dei diversi
interlocutori.
Nel medio-lungo periodo il piano prevede che vi siano degli impatti complessivi sul
territorio di tipo socioeconomico che verranno misurati attraverso la collaborazione con
enti di ricerca del territorio. Le principali aree di impatto previste sono:
- maggiore sostenibilità ambientale, attraverso la riduzione degli spostamenti e il
miglioramento della performance energetica degli spostamenti inevitabili sostenendo
la mobilità elettrica;
- maggiore produttività, attraverso il miglioramento delle competenze delle persone e alla
crescita del settore turistico cercando di agire sulla destagionalizzazione;
- maggiore equità e sostenibilità sociale, resa possibile dal miglioramento della qualità
della vita e alla riduzione dello spopolamento dei territori di montagna;
- maggiore sostenibilità istituzionale attraverso l’incremento quali-quantitativo dei servizi
erogati al cittadino.
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Martina Vertemati
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