Eni, fondata nel 1953, è la principale società energetica integrata in Italia, attiva in 61 Paesi del mondo e con una forza lavoro che supera i 30 mila dipendenti.

Nel percorso di profonda trasformazione dell’azienda, l’innovazione ha giocato e gioca un ruolo fondamentale. In particolare, Eni ha adottato un approccio che unisce le attività di Ricerca e Sviluppo con le potenzialità del paradigma di Open Innovation, all’interno del quale l’azienda si è mossa con crescente maturità e consapevolezza costruendo un modello diversificato e dinamico. In Eni ci sono quattro entità dedicate all’Open Innovation:

  • L’unità di Open Innovation si occupa di PoC, di testing, sviluppo e gestione degli ecosistemi dell’innovazione. Lo scopo di questa struttura è, principalmente, quello di valutare i trend di mercato e, parallelamente, le tecnologie all’interno dei siti produttivi o di altri use case interni.
  • Joule, la scuola di Eni per l’impresa, supporta la crescita di imprese sostenibili con percorsi di formazione e programmi di accelerazione. Un vero e proprio ecosistema in cui si dà spazio alle nuove visioni del futuro, attraverso lo sviluppo di competenze e strumenti chiave per l’accelerazione di una startup, l’accesso a challenge, opportunità concrete e un network di formatori e docenti d’eccellenza.
  • Eni Next, il Corporate Venture Capital di Eni nasce per integrare la ricerca aziendale con l’open innovation, valorizzando startup dinamiche e innovative attraverso finanziamenti early stage e successivi aumenti di capitale. In particolare, Eni Next valuta e investe in aziende che sviluppano tecnologie con una minore impronta di carbonio per la produzione di energia, maggiore efficienza per le operazioni industriali e soluzioni digitali.
  • Eniverse, il corporate venture builder di Eni, è dedicato all’individuazione, nascita e sviluppo di iniziative imprenditoriali innovative e ad alto potenziale tecnologico che esplorano nuovi mercati, promuovendo la Just Transition e creando valore con un orizzonte a breve e medio termine.

L’unità di Open Innovation lavora in modo trasversale su tutte le aree di interesse per Eni. Al suo interno, un team è dedicato allo scouting trasversale e altri tre team verticali di portfolio management sono dedicati alle tematiche di sustainable mobility & new fuel; sustainability (innovazione e miglioramento) e industrial, che include, fra le principali, le aree di asset integrity, robotica, efficientamento di produzione e drilling.

Per poter rispondere in maniera puntuale ed efficace alle esigenze di innovazione, vi è uno stretto rapporto tra l’unità di Open Innovation, il business e la Ricerca e Sviluppo. L’unità di Open Innovation può rispondere alle esigenze espresse dal business con soluzioni innovative oppure proporre proattivamente opportunità di innovazione.  

Per seguire i macro-trend più rilevanti e rimanere aggiornati sulla situazione di mercato a livello globale, anche attraverso il monitoraggio dell’ecosistema startup, vengono attivate in località strategiche le cosiddette “antenne”. Le località presidiate sono tipicamente aree di eccellenza sui verticali di interesse. Fra queste una delle più significative è San Francisco, per il ruolo guida all’interno del panorama startup hi tech globale.

La struttura di Open Innovation lavora inoltre insieme a Joule sull’ecosistema africano. In Kenya è stato sviluppato un Agri Hub per la produzione di olio vegetale a partire da semi oleaginosi. L’obiettivo più ampio in questo contesto è quello di lavorare sul tema Agritech con il supporto di startup locali ma anche di startup internazionali già parte del network Eni.

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Martina Vertemati

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Le molteplici declinazioni dell’Open Innovation in Eni

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