AZIENDA

ACI, acronimo di Automobile Club d’Italia, trae le sue origini nel 1898 con l’Automobile Club di Torino che, nel 1904, assume la denominazione di Unione Automobilistica Italiana allo scopo di favorire lo sviluppo dell’automobilismo in Italia, associare gli automobilisti e organizzare manifestazioni sportive. Sono ancora questi i principi che guidano ACI e tra le attività principali ci sono la fornitura di servizi di assistenza stradale, la gestione del bollo auto del Pubblico Registro Automobilistico, la promozione della sicurezza stradale attraverso campagne di sensibilizzazione e programmi di formazione. Parallelamente, l’ACI svolge un ruolo importante nella rappresentanza degli interessi degli automobilisti italiani presso le istituzioni nazionali e internazionali.

 

ESIGENZA

Negli ultimi anni, l’ACI ha dedicato un impegno particolare nel voler includere l’innovazione tecnologica all’interno dei servizi proposti ai cittadini, e in prospettiva più ampia nel favorire lo sviluppo digitale del settore automobilistico nazionale. Alla guida di questa trasformazione c’è la Direzione Sistemi Informativi e Innovazione  guidata da Vincenzo Pensa, con persone dedicate all’innovazione distribuite tra ACI e ACI informatica.

La Direzione ha avviato diversi progetti con un approccio centrato sull’innovazione aperta e l’utilizzo di metodologie specifiche ed un approccio agile, come è stato nel caso dello sviluppo dell’app ACI Space.

 

SOLUZIONE IMPLEMENTATA

Tra i progetti più recenti, ha assunto particolare rilevanza la volontà di valutare soluzioni di extended reality per migliorare i servizi e adattarsi alle sfide del futuro della mobilità, verso un approccio in cui il digitale possa agire come valore aggiunto concreto per utenti e cittadini. Il progetto è partito dall’organizzazione di alcuni brainstorming che hanno coinvolto diversi stakeholder dell’ecosistema ACI, dai dipendenti, ai partner e alcuni studenti del Politecnico di Milano. Queste attività hanno portato all’identificazione di alcuni casi di applicazioni rilevanti per l’organizzazione, che sono stati presentati al Presidente dell’ACI e hanno così ricevuto l’ingaggio per procedere in modo più strutturato alla generazione di concrete opportunità di innovazione.

Si è quindi deciso di organizzare ed erogare un programma di sei workshop in collaborazione con la Società Accenture,  rivolto ad alcuni Dipendenti ACI e ACI Informatica, utilizzando la metodologia del design thinking. La fase iniziale – denominata “understand” – è stata dedicata alla comprensione del fenomeno extended reality, attraverso l’analisi di casi simili e l’approfondimento di possibili applicazioni. La   , Focus, è stata focalizzata sull’identificazione delle possibili aree di intervento per ACI e i principali stakeholder di riferimento. Successivamente è stata avviata una fase “divergente”, in cui sono state generate e condivise un ampio numero di possibili di idee, basandosi su stimoli forniti durante i workshop, per poi focalizzarsi su quella ritenuta più rilevante. Una volta selezionata l’idea, si è proceduto allo sviluppo di un prototipo e, successivamente, all’avvio di un PoC per valutarne l’applicazione concreta nel contesto ACI.

Ai workshop hanno partecipato dipendenti con background, ruolo e seniority varia, al fine di strutturare un team il più possibile interfunzionale e che fosse in grado di portare diverse competenze, prospettive e opinioni. Tra i diversi casi d’uso identificati, è emerso come opportunità più rilevante l’applicazione di soluzioni di extended reality per il mondo delle auto d’epoca, al fine di abilitare forme fin qui inedite di condivisione improntate a esperienze estremamente immersive e coinvolgenti. Si sta immaginando, sarà la  prossima sfida, di realizzare ambienti di realtà aumentata e virtuale dove ammirare veicoli storici: veri capolavori di tecnica e di stile.

 

BENEFICI

L’approccio seguito nello sviluppo di questa progettualità è in linea con la direzione intrapresa da ACI, ormai da alcuni anni, nel suo percorso di trasformazione digitale. L’ACI ha lavorato negli anni per strutturare e ampliare l’ecosistema di partner da cui cogliere spunti e con cui collaborare, come nel caso della partecipazione alle attività dell’Osservatorio Startup Thinking del Politecnico di Milano. Il modello di lavoro è caratterizzato da tre caratteristiche specifiche:

  • Multi-disciplinare, per garantire in tutti i progetti di innovazione e digitalizzazione una vasta gamma di competenze, anche provenienti da ambiti non strettamente legati all’attività quotidiana dell’ACI
  • Multi-integrata, integrando nel processo di raccolta delle idee e sviluppo delle progettualità i diversi stakeholder e tutti gli attori rilevanti con cui ACI interagisce
  • Multi-metodologica, sviluppando costantemente la capacità di adottare e combinare diverse metodologie per affrontare le sfide in modo flessibile, responsivo ed efficace

Questo approccio ha consentito di superare i tradizionali silos organizzativi, definendo un contesto florido per le idee di innovazione e creando una rete in grado di perseguire gli obiettivi strategici della Direzione Innovazione, che con il tempo si è conquistata la fiducia di tutta l’organizzazione.

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Martina Vertemati

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Le sperimentazioni di ACI nel mondo dell’extended reality

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