Approvati gli ETF spot su Ethereum, cosa succede ora?

Contenuto Gratuito Insight Blockchain & Web3 Giugno 2024

Approvati gli ETF spot su Ethereum. Cosa succede ora?

Il 23 maggio 2024 la SEC statunitense, dopo un’attesa di quattro mesi, ha dato il via libera ufficiale anche agli ETF spot su Ethereum negli Stati Uniti. Si tratta di un’altra una pietra miliare nel mondo delle criptovalute, preceduta solo dall’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, avvenuta a gennaio 2024.

ETF spot su Ethereum: l’approvazione della SEC

La Securities and Exchange Commission (SEC) ha approvato la creazione di un ETF spot (Exchange Traded Funds spot) su Ethereum, segnando un altro capitolo fondamentale nella storia delle criptovalute.
Fino a pochi giorni prima della decisione finale, l’ETF di VanEck, un importante gestore di investimenti globale, sembrava essere il più vicino all’approvazione. Tuttavia, la SEC ha deciso di concedere il nulla osta a tutti gli emittenti che avevano presentato richiesta, indipendentemente dalle scadenze più imminenti.

Questo approccio coordinato ha permesso a tutti gli emittenti di lanciare i propri ETF spot contemporaneamente, evitando favoritismi e squilibri di mercato. Questa mossa, in effetti, riflette quanto avvenuto a gennaio 2024, quando la SEC aveva approvato gli ETF spot su Bitcoin. VanEck è stata la prima di molte società a presentare la domanda per offrire il proprio ETF agli investitori, seguita rapidamente da altre aziende come ARK 21Shares, Hashdex, Invesco Galaxy, BlackRock, Fidelity, Grayscale, Franklin e Bitwise.

L’impatto degli ETF spot sul prezzo di Ether

Nelle prime settimane di maggio, il mercato delle criptovalute sembrava avvolto da un alone di scetticismo riguardo alla possibile approvazione degli ETF spot su Etherereum. Tuttavia, le voci hanno poi iniziato a intensificarsi, alimentando le speranze degli investitori. Con l’aumento della probabilità di approvazione, il prezzo di ETH ha registrato un’impennata impressionante il 20 maggio, passando da circa 3.000 dollari a oltre 3.700 dollari in poche ore, un incremento di oltre il 20%.

Questo aumento repentino ha dimostrato, ancora una volta, quanto le aspettative del mercato possano influenzare drasticamente il valore delle criptovalute, riflettendo la volatilità e l’entusiasmo che caratterizzano questo settore. Tali fattori devono sempre essere attentamente valutati dagli investitori e da coloro che aspirano a diventarlo, poiché comportano una dose significativa di rischio. La volatilità del mercato delle criptovalute può offrire grandi opportunità, ma anche potenziali perdite, rendendo essenziale l’approfondita comprensione delle dinamiche in gioco.

Aumenta l’accessibilità agli ETF spot, ma rimangono i rischi

La questione del rischio diventa ancora più cruciale da evidenziare alla luce della facilità con cui sarà possibile esporsi finanziariamente a questi strumenti, una volta che anche gli ETF spot su Ethereum saranno disponibili sul mercato. Gli ETF, strumenti finanziari derivati, offrono infatti un modo semplice e accessibile per ottenere esposizione a un asset sottostante senza doverlo possedere direttamente. Questo è un aspetto fondamentale per i crypto-asset, poiché consente agli investitori istituzionali di accedere a criptovalute come Ether tramite strumenti finanziari tradizionali, eliminando il problema della custodia.

L’introduzione degli ETF spot su Ethereum non solo aumenta significativamente la scambiabilità e la liquidità delle criptovalute sottostanti, ma conferisce anche una sorta di “legittimazione” derivata dall’approvazione istituzionale. Questa combinazione di accessibilità e legittimazione potrebbe attirare un nuovo flusso di investimenti nel mercato delle criptovalute, amplificando tanto le opportunità quanto i rischi associati.

Tra i fattori che hanno agevolato l’approvazione degli ETF spot, un elemento cruciale è stata la scelta unanime degli asset manager richiedenti di escludere l’attività di staking per gli Ether dai propri fondi. Lo staking su Ethereum rappresenta il procedimento mediante il quale i detentori di Ether possono partecipare al processo di validazione delle transazioni e alla sicurezza della rete, “impegnando” una determinata quantità di Ether come garanzia per poter ricevere ricompense.

ETF spot e il graduale cambio di passo della SEC

L’approvazione degli ETF spot su Ethereum ha seguito una traiettoria simile a quella degli ETF spot su Bitcoin, sottolineando un cambiamento significativo di posizione da parte della Securities and Exchange Commission. Fino a poco tempo fa, l’autorità americana manteneva una posizione estremamente cauta nei confronti dei crypto-asset, e l’idea di concedere l’approvazione agli ETF spot su Bitcoin, ottenuta nel gennaio del 2024, sembrava impensabile solo pochi anni prima.

Ci sono varie spiegazioni plausibili dietro questa inversione di tendenza, e una di queste potrebbe essere di natura politica. L’amministrazione Biden, storicamente più scettica verso i crypto-asset, potrebbe aver deciso di adottare una posizione più accomodante in vista delle imminenti elezioni americane. In un momento in cui gli investimenti in criptovalute stanno diventando sempre più popolari tra gli elettori, mostrare apertura verso questo settore potrebbe essere una strategia politica per non alienare una parte significativa della base elettorale.

ETF spot prossimi passi per il il web3 e la blockchain

L’approvazione degli ETF spot su Ethereum segna un nuovo traguardo nel percorso di istituzionalizzazione delle criptovalute, con potenziali effetti positivi sull’intero settore del web3. Pur non rappresentando investimenti diretti nelle criptovalute da parte degli utenti che li acquistano, questi ETF spot legittimano l’esistenza (e quindi, anche la volatilità) degli Ether. A differenza di Bitcoin, Ethereum costituisce un ecosistema diversificato che abbraccia non solo gli investitori interessati alle criptovalute come asset finanziario, ma anche imprese e startup impegnate nello sviluppo di smart contract e applicazioni decentralizzate basate su token e criptovalute.

Il prossimo passo significativo per il settore sarà l’adozione del regolamento MiCA in Europa, ormai imminente. Tale regolamento fornirà un quadro normativo unificato per l’intera Unione Europea, rendendola un mercato di primaria importanza per i crypto-asset e il web3. Ciò faciliterà l’adozione dei crypto-asset senza la necessità di ricorrere alla creazione di strumenti finanziari come gli ETF spot, contribuendo così a promuovere ulteriormente l’innovazione e l’adozione delle tecnologie blockchain.

A cura di

Valeria Portale

Valeria Portale

Blockchain, Payments, Identity, Metaverso, Quantum

Direttore degli Osservatori Blockchain & Web3, Innovative Payments, Digital Identity, Realtà Aumentata & Metaverso e Quantum Computing. Collabora con gli Osservatori Innovazione Digitale nel Retail e Fintech & Insurtech.

Giacomo Vella

Giacomo Vella

Blockchain & Web3

Direttore dell'Osservatorio Blockchain & Web3

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