Strategia, persone e processi: la Data Governance di Eni gas e luce guidata non solo dalla tecnologia, ma anche e soprattutto dalla cultura

AZIENDA

Eni gas e luce è la società di Eni per la vendita nel mercato retail e business di gas, luce e soluzioni energetiche innovative. È stata costituita nel 2017 ed è oggi presente in 6 Paesi europei con più di 9 milioni di clienti. In Italia è diffusa in modo capillare su tutto il territorio grazie agli oltre 150 negozi in franchising che offrono consulenza specializzata per i clienti.

L’ESIGENZA

All’interno di Eni gas e luce, frutto di una naturale evoluzione delle esigenze dell’azienda, nel 2018 è stata creata l’Unità di Data Governance. A raccontarlo è Matteo Sangalli, Data Governance & Quality Manager di Eni gas e luce, guest speaker al Workshop dell’Osservatorio Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano dal titolo “Valorizzare e proteggere i dati: come migliorare le performance attraverso un approccio multi-disciplinare alla Data Governance”. “L’Unità è nata principalmente per facilitare la fruizione dei dati attraverso la creazione di un linguaggio comune tra i vari data-stakeholder presenti in azienda e per creare un processo di governo dell’intero ciclo di vita del dato – ha affermato Sangalli. La creazione dell’unità ha inoltre permesso di migliorare l’approccio ai dati e la fiducia da parte dei clienti interni”. Un esempio concreto di questo è l’acquisizione di una maggiore consapevolezza sulla qualità del dato messo a disposizione degli analisti e dei data scientist attraverso il rilascio di regole di data quality che permettessero di indirizzare, da parte del Data Owner, specifici interventi correttivi.

LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA E I BENEFICI

Grazie all’introduzione dell’unità di Data Governance & Quality si sono registrati dei miglioramenti significativi nella fruizione dei dati per esempio riducendo i tempi di data preparation nello sviluppo di analisi, reportistica o modelli di advanced analytics. Una delle principali scelte che abbiamo fatto è stata partire dallo sviluppo della strategia e dalla formazione delle persone coinvolte e, solo successivamente, pensare ad una piattaforma informatica che favorisse la scalabilità dei processi di data governance all’interno dell’azienda. Un’altra scelta “cardine” nell’implementazione della strategia di data governance è stata quella di non lavorare su tutti i dati aziendali ma ridurre il “time to market” concentrandoci solamente sui Critical Data Element (CDE), ovvero quei dati fondamentali per i singoli processi che portano la maggior parte del valore. I risultati di questa strategia non sono tardati ad arrivare: dopo circa 18 mesi dalla nascita dell’unità sono stati creati 35 domini di dati con 29 Data Owner con più di 10.000 dati analizzati e 400 regole di data quality rilasciate in produzione. “Oggi la strategia di Data Governance è applicata ed efficientemente integrata. Gli utenti e i Data Owner hanno superato le prime diffidenze e l’Unità è riconosciuta come elemento di valore nei processi. Detto che la Data Governance in Eni gas e luce è collocata organizzativamente in un contesto Business, spesso si associano queste tematiche prevalentemente al mondo IT. In azienda siamo fortemente convinti però che il massimo valore su queste tematiche si possa generare lavorando direttamente sui processi aziendali e integrando delle competenze tecniche e informatiche a delle competenze di processo”, conclude Sangalli.   

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