Lo Smart Working in Nestlé
L’ORGANIZZAZIONE
Nestlé è un’azienda multinazionale attiva nel settore alimentare, che si occupa della produzione e commercializzazione di beni di largo consumo. Il Gruppo Nestlé è presente in 186 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali e impiega nel mondo circa 270000 persone. In particolare in Italia offre un’occupazione a 4600 dipendenti, di cui più della metà sono impiegati nelle fabbriche e centri di distribuzione. Oggi Nestlé è presente nel nostro Paese con 9 fabbriche e centri di distribuzione distribuite su tutto il territorio italiano.
LE ESIGENZE
A seguito dell’esperienza pandemica, Nestlé ha intuito che era necessario far evolvere il proprio modello di organizzazione del lavoro, introducendo un progetto di Smart Working strutturato per poter usufruire e sfruttare al massimo l’opportunità del lavoro ibrido. La volontà di investire in un modello di lavoro ibrido si basa sulla consapevolezza dei benefici che possono derivare per l’azienda e per i dipendenti dal promuovere una cultura che valorizza le performance e che propone all’individuo una più forte autonomia e responsabilizzazione sui risultati e che da ultimo incentiva un ambiente basato sulla fiducia.
LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA
Nestlé ha iniziato questo percorso nel 2012 con l’introduzione di una policy interna sul Lavoro, in anticipo rispetto alla legge che sarebbe arrivata solo 5 anni più tardi. Anche se lo strumento non era stato ampiamente utilizzato, se non per far fronte ad esigenze strettamente personali, lo scoppio della pandemia non ha colto impreparata l’azienda e le ha permesso di affrontare la crisi senza discontinuità nella produttività dei collaboratori. Gli anni 2020 e 2021 sono stati anni di fermento organizzativo, anni di sperimentazione e di ascolto delle esigenze dei collaboratori per ridisegnare il modello organizzativo futuro. A seguito di diversi confronti interni, in Nestlé è stato proposto un modello che viene definito FAB Working (Flessibile, Adattabile e Bilanciato) che prevede flessibilità nella distribuzione del lavoro svolto in presenza o da remoto: Flessibile, in quanto ogni team decide come organizzare le proprie attività tenendo in conto le necessità e la tipologia di lavoro da svolgere; Adattabile, in quanto il bilanciamento tra lavoro in presenza e da remoto può cambiare nel tempo in base alle esigenze del team e anche all’evoluzione del contesto tecnologico, sociale e normativo; Bilanciato, nel senso che è importante che le attività si svolgano parte in presenza e parte da remoto (senza limiti pre-imposti per il lavoro in presenza), al fine di contemperare le esigenze personali con quelle professionali, nonché con la necessità di interazione personale con il team. La fase di sperimentazione, avviata ufficialmente ad aprile 2022, abbraccia fin da subito tutta l’azienda, ad esclusione di alcuni profili con mansioni non compatibili (blue collar e personale dei punti vendita), per un totale di circa 1800 dipendenti. Con cinque team pilota si desidera testare nuovi modelli e strumenti di supporto avanzati (tra i quali l’utilizzo dei meta-dati per l’adozione di soluzioni organizzative più consapevoli e condivise). La nuova policy prevede che ogni team scelga in base ai propri bisogni la percentuale di lavoro da casa e in ufficio. Estrema flessibilità caratterizza anche la scelta di orari e luoghi di lavoro. Fin dalla prima introduzione nel 2012 sono stati rimossi ogni tipo di limite di orario in ingresso e in uscita, ma i dipendenti sono comunque invitati a seguire delle buone regole per il diritto alla disconnessione diffuse tramite Galateo aziendale. L’accordo dà la possibilità di svolgere il lavoro da remoto su tutto il territorio italiano, ma viene comunque chiesta flessibilità di rientro in sede in caso di necessità. Viene data inoltre la possibilità di lavorare anche all’estero per un massimo di 20 giorni all’anno, limite dettato da motivi assicurativi e fiscali. A sostegno del modello, sono state previste azioni sinergiche su leve: attenzione alla dimensione Health & Wellness (con focus su Nutrizione, Ergonomia e Salute Mentale), investimenti in nuove tecnologie per garantire una flawless hybrid experience e riprogettazione degli spazi. In merito al primo aspetto di Health & Wellness le tre direttrici principali di azione sono Mental Health, Ergonomia e Nutrizione. Per tutti i dipendenti è disponibile un portafoglio di soluzioni (tra cui anche la possibilità di un supporto psicologico, molto apprezzato in fase pandemica) e un ricco calendario di eventi/ webinar che arricchisce i contenuti disponibili online (pills, training, use case e altri materiali di supporto utili che evolvono e si arricchiscono nel corso del tempo). È attualmente in corso l’istituzione di nuove figure denominate Mental Heath Ambassadors, chiamate a riconoscere la presenza di eventuali segnali deboli di disagio psicologico dei dipendenti e quindi prevenire eventuali situazioni critiche. Considerato il settore in cui opera l’azienda, viene data molta importanza anche all’educazione alimentare. Per questo in mensa aziendale viene costruito un menù basato su una dieta bilanciata e vengono distribuite nozioni per la corretta nutrizione anche da casa. L’organizzazione inoltre prevede un buono per l’acquisto di sedie ergonomiche e altre attrezzature per rendere la propria postazione da casa più confortevole e sicura. In tema di tecnologie, ad ogni dipendente è stata fornita tutta la dotazione necessaria per ricreare il proprio ufficio a casa, con un kit che prevede pc, tastiera e docking station. L’azienda ha inoltre stipulato una partnership con un operatore mobile per rete Wi-Fi per garantire una connessione da casa per i dipendenti a un prezzo agevolato. L’azienda sta prevedendo un investimento massivo nell’adeguamento delle sale meeting con nuove tecnologie e in formazione attraverso anche soluzioni innovative e informali come i Digital Bar. Grande attenzione è inoltre posta sul tema dei dati: per questo i team pilota hanno iniziato a utilizzare strumenti per la raccolta e analisi dei dati. Le riflessioni sul tema spazi si muovono nella direzione di ridisegnare gli uffici affinché l’esperienza del lavoro in sede acquisisca un nuovo valore. Già nel 2016 si era provveduto a rimuovere il concetto di postazione fissa e a promuovere il concetto di desk sharing. Attualmente però è in corso un progetto di redesign degli interni, per cui è stato richiesto l’intervento di uno studio di architettura. Questo prevede l’introduzione di spazi di brainstorming, design thinking e aree informali, che favoriscano lo scambio e la comunicazione. L’Hybrid Working rappresenta un’ulteriore sfida nell’evoluzione della Leadership individuale e collettiva: per questo il progetto è stato accompagnato da diverse iniziative per l’ascolto dei dipendenti e per il change management, con l’obiettivo di raccogliere feedback e best practice. Accanto a corsi di formazione sia tecnica che attitudinale, sono stati aperti diversi spazi di discussione per diffondere al meglio i valori e principi del progetto FAB e coinvolgere i dipendenti. È stata inoltre arricchita una repository aziendale, Nextlé, in cui vengono caricati documenti di supporto su scelta dei modelli, consigli, use-case per orientarsi nel panorama ibrido, oltre ad informazioni relative al supporto tecnologico.
I BENEFICI
L’azienda ha identificato una serie di KPIs per valutare i benefici derivanti dalla nuova modalità di lavoro, che sono attualmente in corso di analisi e misurazione: a KPI’s di clima (engagement, empowerment e wellbeing) si affiancano altri di natura organizzativa (attrition, talent attraction, occupation rate, efficienza e produttività). Un dato rilevante indica come il tasso di adesione al lavoro da remoto in epoca pre-covid fosse del 7%, mentre attualmente tutta la popolazione avente diritto la sta adottando. Grazie alla maggior fiducia e libertà concessa dall’azienda, si sta assistendo a un forte aumento della responsabilizzazione e dell’ingaggio dei dipendenti, che dichiarano un generale sentiment positivo nei confronti dell’iniziativa, anche grazie alla possibilità di conciliare meglio esigenze personali e professionali.
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