Il processo bottom-up di Banca Mediolanum per fare innovazione
AZIENDA
Banca Mediolanum è stata fondata a Milano nel 1982 dall’ imprenditore e banchiere Ennio Doris, scomparso di recente. La banca milanese, quotata in Borsa, ha chiuso il 2021 con flussi netti totali per 9,18 miliardi (+19% rispetto al 2020). A Banca Mediolanum si deve l’introduzione della figura del family banker. Alla banca si sono affiancate negli anni la Fondazione Mediolanum Onlus e la Mediolanum Corporate University.
ESIGENZA
Demetrio Migliorati e Andrea Baiguini, rispettivamente Head of Innovation e Innovation Manager di Banca Mediolanum, hanno raccontato all’Osservatorio Startup Intelligence del Politecnico di Milano, di cui l’azienda è diventata partner nel 2021, le modalità adottate dalla banca per gestire in modo efficace l’innovazione digitale.
SOLUZIONE IMPLEMENTATA E BENFICI
Banca Mediolanum ha creato la Funzione Innovazione con l’obiettivo di gestire l’innovazione definita disruptive, ovvero l’innovazione radicale rispetto ai processi, comportamenti e prodotti correnti, che utilizza e fa leva su tecnologie digitali esponenziali come intelligenza artificiale, blockchain e quantum computing o che ricorre a tecnologie prodotte dalle startup, intese come massima sintesi della disruption. Esempio rilevante di innovazione disruptive realizzata è Flowe, la challenger bank basata su un prodotto fintech e green lanciato nel 2020, che in circa 6 mesi ha servito più di 700mila clienti. La carta emessa da Flowe non è di plastica, ma di legno. Il Cliente che effettua transazioni può scegliere di far piantare un albero in Guatemala per compensare la CO2 prodotta e per aiutare l’economia e il sostentamento delle famiglie guatemalteche. Flowe è di fatto una “super-app” dedicata alla crescita personale, con mini-serie di contenuti su una pluralità di argomenti, educazione al risparmio, alla condivisione ed all’approccio in equilibrio con pianeta e comunità. Accanto a questa tipologia di innovazione disruptive, la Funzione Innovazione della banca milanese si occupa di altri tre grandi filoni: il presidio della forte spinta di innovazione interna, lo sviluppo dell’innovazione dedicata a progettualità e sperimentazioni ad alto impatto, come le tre partecipazioni alle sandbox di Banca d’Italia, e infine lo scouting di realtà innovative come le startup, attività quest’ultima che mai come quest’anno è stata molto intensa per la banca, impegnata in programmi di scouting e accelerazione. In questo quadro si inserisce il lavoro con l’Osservatorio Startup Intelligence che, a detta di Demetrio Migliorati e Andrea Baiguini, “è l’occasione per vedere le cose al di là del mondo finance, in un contesto multisettoriale”. Per creare un contesto di innovazione in azienda e sviluppare efficacemente i progetti di innovazione, Banca Mediolanum ha lavorato dal 2014 sul piano culturale, prima sul middle management e poi su livelli gerarchici superiori del management, insieme alla Funzione HR. Da questo lavoro è nato anche un libro. A livello di middle management, la Funzione Innovazione ha costruito una community culturale animata da “change angents” individuati anche attraverso una organizational network analysis. Una fluid force trasversale all’azienda e fondamentale per orientare e gestire la cultura al cambiamento. Banca Mediolanum ha selezionato in questo modo innovatori e agenti del cambiamento per diffondere una cultura imprenditoriale all’interno dell’organizzazione. La funzione Innovazione ha creato poi un format chiamato “Menssana”, che prevede approfondimenti liberi e aperti su tematiche legate all’innovazione digitale, all’imprenditorialità, alle tecnologie e alle startup, previsti durante le pause pranzo per circa tre volte a settimana. L’esposizione al “nuovo” e all’innovazione ha permesso così di creare una base culturale all’interno dell’organizzazione per favorire lo scambio, la comunicazione e la trasparenza tra le persone. Connesso a questo tema, la banca ha ripensato il proprio digital workplace mettendo a disposizione una piattaforma digitale ed social network interno per sostenere flussi di comunicazione e favorire una maggiore attenzione all’innovazione. La Funzione Innovazione di Banca Mediolanum ha poi costituito un gruppo di lavoro formato da 16 manager italiani ed internazionali (es. Direttori HR e Marketing, CEO Spagna ed Irlanda, etc). Il gruppo di top managers ha lavorato insieme con nuove metodologie, in un contesto molto diverso e vicino alle startup (uno spazio al Talent Garden) ed esposto al nuovo e al cambiamento, affinché guardasse al di fuori delle tradizionali regole e metodi aziendali per acquisire familiarità con nuovi strumenti per fare innovazione, valutare idee e business plan con metriche diverse. La spasmodica ricerca di nuovi punti di vista, li ha portati a cambiare perfino i tradizionali posti a sedere del top management nelle riunioni in presidenza. I top managers coinvolti nell’iniziativa di contaminazione hanno poi presentato di fronte al Direttore Generale, all’Amministratore Delegato e al Presidente dell’azienda, le idee sviluppate, molte delle quali hanno avuto successo, come ad esempio Instant Credit, applicazione per prestiti personali, nata da un’idea ispirata alla startup londinese di Open Banking FriendlyScore. Creata una solida base culturale all’interno dell’organizzazione, Banca Mediolanum ha attivato poi una serie di iniziative. Negli MBO del top management è stata inserita una componente legata all’innovazione; è stato attivato un programma annuale indirizzato a tutta l’organizzazione chiamato “bonus pool”, composto da una call4ideas, lanciata attraverso la piattaforma dedicata Viima, seguita da un programma di accelerazione dedicato alle 20 migliori idee selezionate per far parte del portafoglio progetti di innovazione di Banca Mediolanum. I contributor sono supportati dalla funzione Innovazione nella composizione del team, nella ricerca di startup, nella messa a punto dei business plan, nell’affiancamento di esperti. Le proposte vengono valutate con diverse metriche: impatto verso la sostenibilità, innovatività del progetto, percezione di valore e qualità del pitch. Lo sviluppo e l’accelerazione dei progetti si affianca al carico di lavoro tipico dei team e questo implica che spesso si svolga fuori dall’orario lavorativo. Il premio in palio per il vincitore è molto motivante: 40.000 euro per i membri dei progetti proclamati vincitori dall’Amministratore Delegato Massimo Doris, dal Direttore Generale Gianluca Bosisio e dal Chief Innovation & Sustainability Officer Oscar Di Montigny. Il programma “bonus pool”, che coinvolge annualmente tra i 200 e i 400 partecipanti, è stato centrato quest’anno sul tema “Humanovability”, cioè lo sviluppo di progetti di innovazione sostenibile che ribadiscano la centralità dell’uomo, tema da sempre caro alla “Banca costruita intorno a te”
Siamo a tua disposizione per informazioni e assistenza
Martina Vertemati
Acquisti e abbonamenti Da Lunedì al Venerdì, dalle 09 alle 18Alessia Barone
Assistenza Da Lunedì al Venerdì, dalle 09 alle 18Scopri altri contenuti di Startup Thinking