Le opportunità del PNRR per la Contract Logistics
A cura di:
Paolo Giacobbe – ricercatore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”
Lo scenario
La Logistica è stata, negli ultimi mesi, riportata al centro delle strategie delle aziende, che ne hanno compreso il valore e la rilevanza. Tuttavia, sono numerose le sfide che questo settore si trova a dover affrontare. Assistiamo al significativo aumento del costo dei principali fattori produttivi e a problematiche di shortage di capacità operativa – dalla mancanza di personale alla carenza di materie prime e componenti. Tendenze già riscontrate da alcuni anni, che hanno recentemente mostrato una decisa accelerazione, dovuta alle conseguenze della pandemia e di eventi geopolitici rilevanti, quali l’invasione russa dell’Ucraina, sugli equilibri delle supply chain a livello globale.
Queste criticità, se non ben gestite, possono portare a una contrazione significativa dei margini – già risicati – per i fornitori di servizi logistici, in un momento in cui sono necessari investimenti importanti per favorire la trasformazione del settore in chiave di una maggiore digitalizzazione e sostenibilità.
I fondi disponibili
È in questo quadro di transizione che si collocano il PNRR e i fondi che questo rende disponibili per la Logistica. Data la sua trasversalità, non è possibile individuare una Missione o un Ministero che racchiuda tutte le risorse di cui questo settore potrà beneficiare.
La quota più significativa è da ricercare nei fondi affidati al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, responsabile di 62 miliardi di euro. Una somma importante che, pur comprendendo anche risorse indirizzate al trasporto di persone e quindi non destinate alla Logistica merci, rappresenta un’opportunità. Questi fondi saranno principalmente utilizzati per interventi infrastrutturali quali quelli relativi alle linee ferroviarie ad Alta Velocità e Alta Capacità (34,15 Mld € stanziati) e allo sviluppo di porti e del trasporto marittimo (4,2 Mld €).
Altri due Ministeri le cui risorse saranno indirizzate a interventi infrastrutturali sono il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale. Di interesse per il settore della Logistica sono soprattutto i fondi destinati alla Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale (0,23 Mld €), alle infrastrutture di ricarica elettrica (0,74 Mld €) e all’infrastruttura 5G (6,7 Mld €).
Spostando lo sguardo sui fondi che il PNRR mette a disposizione delle aziende di Logistica, bisogna considerare principalmente le risorse gestite dal Ministero dello Sviluppo Economico, a cui sono stati affidati 18,1 miliardi di euro. Di questi, 13,4 miliardi finanzieranno il Piano Transizione 4.0, aggiornamento del Piano Industria 4.0 lanciato nel 2016 dal Ministro Calenda. Trattandosi di incentivi “orizzontali”, indirizzati al complesso delle aziende italiane, è difficile quantificare l’ammontare di cui i fornitori di servizi logistici potranno beneficiare, ma questi fondi costituiscono certamente un’opportunità per supportare la transizione Green e digitale del settore.
Inoltre, il MISE e il Ministero dell’Università e della Ricerca sono chiamati a gestire una serie di interventi finalizzati a favorire l’interazione tra il mondo della ricerca e le aziende. Tra questi è da sottolineare il Centro Nazionale di Ricerca per la Mobilità Sostenibile, costituito secondo una logica “hub e spoke”, la cui direzione sarà affidata al Politecnico di Milano.
Da segnalare, inoltre, alcuni fondi che possono interessare le aziende di Logistica operanti in specifiche industry. Ad esempio, quelli relativi alla Logistica per l’agroalimentare (0,8 Mld €) e all’Innovazione nell’agricoltura, investimento che include interventi per “l’ammodernamento della lavorazione, stoccaggio e confezionamento di prodotti alimentari”.
Infine, è importante segnalare due elementi.
Il primo è l’importanza degli enti territoriali, che gestiranno circa il 36% delle risorse del Piano. Queste potranno essere utilizzate anche per la realizzazione di piani urbani relativi ai settori della mobilità e della Logistica.
Il secondo è la costituzione, in seno al MIMS, della Commissione incaricata della redazione del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica. Un documento programmatico, finanziato nell’ambito del PNRR e di risorse aggiuntive stanziate in legge di bilancio, che individuerà le infrastrutture e i sistemi di mobilità considerati prioritari per lo sviluppo sostenibile del Paese. La Commissione sarà guidata da Salvatore Rossi, già Direttore Generale della Banca d’Italia, e si avvarrà della struttura tecnica del MIMS e di audizioni con altri soggetti pubblici e privati.
Conclusioni
Il PNRR prevede una significativa quantità di fondi destinata al settore e pertanto può essere considerato un’opportunità senza precedenti. È ovviamente prematuro fornire una valutazione del Piano e del suo impatto. L’aspetto che riteniamo utile sottolineare è l’importanza di individuare le priorità verso cui indirizzare i progetti, finanziando da una parte le infrastrutture – principalmente la messa in sicurezza della rete stradale e ferroviaria, ma anche reti di ricarica dei mezzi elettrici e infrastrutture digitali –, e dall’altra mettendo in campo strumenti di incentivazione diretta delle aziende che le supportino nell’implementazione degli investimenti necessari per una maggiore sostenibilità e ottimizzazione dei processi logistici.
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Martina Vertemati
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