190 soluzioni di intelligenza artificiale per il Design Thinking

Comunicato stampa Design Thinking for Business Maggio 2024

L’AI generativa potenzia la capacità umana di innovazione

La Generative AI può far emergere idee più innovative, velocizzare e rendere più efficaci i processi all’interno delle aziende, oltre a migliorare l’interazione nei gruppi di lavoro e facilitare la composizione efficiente di un team

 

Sono già più di 190 le soluzioni di intelligenza artificiale generativa esistenti ed utilizzate nell’ambito del Design Thinking. A mappare questa realtà è stato l’Osservatorio Design Thinking For Business della School of Management del Politecnico di Milano, che nella ricerca di quest’anno, presentata oggi al convegno “Design and Generative AI” ha cercato di indagare proprio l’interazione tra il Design e l’intelligenza artificiale generativa. Questa esplorazione è stata strutturata attorno a tre aree di ricerca: il miglioramento delle capacità dinamiche individuali, l’evoluzione dell’intimità all’interno delle partnership di progettazione che interagiscono con GenAI e l’ampio impatto di GenAI attraverso il processo di Design Thinking.

La ricerca ha dimostrato come GenAI risulti un catalizzatore di innovazione ed efficienza nel Design Thinking. Non solo migliora il set di strumenti del progettista, ma trasforma anche le dinamiche collaborative e l’efficienza del processo. GenAI permette di raggiungere pratiche di progettazione più proattive, reattive e incentrate sull’utente. Questa integrazione promette non solo di ridefinire le attuali metodologie di progettazione, ma anche di stabilire un nuovo standard per le pratiche di progettazione future, enfatizzando l’innovazione continua, una migliore collaborazione e una più profonda sinergia uomo-tecnologia.

L’emergere dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta avendo un impatto profondo su numerosi campi, incluso il design – spiega Stefano Magistretti, direttore dell’Osservatorio Design Thinking for Business -. Con la sua capacità di elaborare e analizzare grandi quantità di dati a velocità senza precedenti, sta alterando il panorama dei processi di progettazione generando novità e ispirazione. Offre promettenti opportunità di automazione, ottimizzazione e innovazione. Tuttavia, come ogni progresso tecnologico, vi sono sfide e considerazioni etiche che lo accompagnano. Man mano che la GenAI diventa sempre più radicata nel processo di progettazione, cresce la necessità di garantire che migliori, anziché sostituire, la creatività e l’empatia umana”.

Nell’ambito delle interazioni tra coppie di persone, che devono collaborare per trovare soluzioni innovative, si è visto come l’utilizzo della Generative AI può guidare i progettisti verso il perfezionamento delle proprio idee, promuovendo un ambiente stimolante che rafforza la fiducia e la vicinanza tra i partner – continua Paola Bellis, senior researcher dell’Osservatorio Design Thinking for Business -. In veste di sparring partner, che mette in discussione le idee emerse, la GenAI ha incoraggiato le coppie a perseguire soluzioni più radicali e innovative. Un’interazione critica che ha approfondito le discussioni e ha anche creato uno spazio più sicuro per un’esplorazione audace e creativa, evidenziando la natura in evoluzione delle relazioni quando mediate dalla GenAI”.

La ricerca ha poi dimostrato come l’utilizzo della GenAI migliori l’intero processo del Design Thinking – prosegue Claudio Dell’Era, direttore dell’Osservatorio Design Thinking for Business -. Nell’ambito dei problemi, aumenta l’efficienza e la collaborazione automatizzando la raccolta e l’analisi dei dati, accelerando la ricerca iniziale e la definizione dell’ambito. Aiuta inoltre a inquadrare in modo efficace i problemi incentrati sull’utente e supporta un processo decisionale migliorato con analisi predittive e gestione delle parti interessate. Nello spazio delle soluzioni, GenAI è servito come generatore di idee avanzato e ha contribuito ad arrivare rapidamente a prototipi. Inoltre, le capacità di GenAI garantiscono soluzioni di progettazione innovative e incentrate sull’utente”. 

Infine si è visto come l’utilizzo dell’AI Generativa migliori le capacità dinamiche individuali lungo le tre capacità: rilevamento, cattura e riconfigurazione. Nel rilevamento, i progettisti utilizzano GenAI per individuare opportunità tecnologiche e di mercato emergenti, impegnandosi profondamente con concetti generati dall’intelligenza artificiale per promuovere l’innovazione e l’empatia. Questa profonda esplorazione emotiva amplifica la centralità dell’uomo, essenziale per lo sviluppo di soluzioni centrate sull’utente. La cattura implica la mobilitazione strategica delle risorse, in cui una mentalità agile, caratterizzata da apertura, adattabilità e resilienza, è cruciale. Questa mentalità migliora il pensiero strategico e il processo decisionale potenziato, integrando le informazioni di GenAI con l’intuizione umana per risultati di progettazione di maggiore impatto. Infine, la riconfigurazione si concentra sullo sfruttamento di queste intuizioni per l’innovazione continua, utilizzando l’astrazione speculativa e il senso dinamico per mantenere un vantaggio competitivo nei processi di progettazione.

 

*L’edizione 2023-2024 dell’Osservatorio Design Thinking for Business è realizzata con il supporto di Assist Digital, Deloitte Digital, Enel, Eni, KPMG Advisory, KuriU / Amarena Company, Poste Italiane, Sisal, Sketchin, Sogei SpA, Tangity – Part of NTT DATA, Vodafone; Alidays SpA, Avvale Forward, Banca Popolare di Sondrio, E.ON, frog Part of Capgemini Invent, Fifth Beat, Fastweb SpA, intellera shape, Leroy Merlin, Lutech, RINA, Roche, TIM, UnipolSai

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