Nel 2023 il transato dei pagamenti digitali in Italia raggiunge i 444 miliardi di euro

Comunicato stampa Innovative Payments Digital Payments Marzo 2024

(+12% rispetto a un anno fa)

  • Il Buy Now Pay Later (BNPL) raggiunge i 4,6 miliardi di euro, attestandosi, nella sua componente online, al 6,5% di penetrazione sul totale del mercato eCommerce nazionale
  • Ogni 7 pagamenti elettronici in negozio 1 è fatto da smartphone o, in misura minore, da wearable

 

pagamenti digitali in italia

Il transato con strumenti di pagamento digitale in Italia nel 2023 rallenta leggermente la propria corsa rispetto al biennio 2021-2022, ma continua a crescere a doppia cifra (+12%). Oggi quasi 8 su 10 transazioni digitali in negozio vengono effettuate in modalità “tap & go” con carte fisiche contactless o con dispositivi dotati di tecnologia NFC, che insieme raggiungono un valore di transato pari a 240 miliardi di euro.

Queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano*, presentate in occasione del convegno Innovative Payments: tra consapevolezza ed evoluzione digitale”.

“Il 2023 ha confermato le tendenze positive degli ultimi anni: sempre più consumatori ed esercenti dimostrano di essere sulla strada della piena comprensione dei benefici derivanti dall’utilizzare (e accettare) le carte di pagamento per gli acquisti online e in negozio. Anche l’utilizzo dello smartphone per pagare, grazie alla sua diffusione capillare, sta vivendo una crescita esponenziale” afferma Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “Guardando al futuro, però, l’introduzione di tecnologie innovative, schemi inediti e forme di valuta emergenti come il Digital Euro, unitamente a regolamentazioni in evoluzione, potrebbero rivoluzionare le dinamiche dei pagamenti e le interazioni tra consumatori ed esercenti. Tali cambiamenti potrebbero anche cambiare profondamente ruoli, relazioni ed equilibri all’interno di un mercato complesso”.

 

I pagamenti digitali in Italia: una nuova consapevolezza

La corsa dei pagamenti digitali in Italia nel 2023 rallenta, ma non si arresta: dopo il biennio 2021-2022, che ha definito un cambiamento strutturale nelle abitudini dei consumatori, la crescita sta lentamente tornando verso i ritmi antecedenti alla crisi pandemica. Nel 2023, infatti, il transato con strumenti di pagamento digitale ha registrato ben 444 miliardi di euro. Questo valore include sia i pagamenti basati su carte e wallet (436 miliardi di euro transati, in crescita del +12% rispetto al 2022), sia i pagamenti basati su conto [1] (8 miliardi di euro di transato, che crescono di circa 20 punti percentuali). Sul totale dei consumi, i pagamenti digitali arrivano a costituire il 40% del valore, un’incidenza di poco inferiore a quella del contante. A livello europeo, la crescita nettamente sopra la media del nostro Paese non è ancora sufficiente per scalare posti in classifica, con l’Italia che rimane quindi al 24° posto su 27 nella classifica della BCE per numero di transazioni pro capite con carta registrate nel 2022.

 

Il transato con strumenti di pagamento digitali in Italia nel 2023

“I pagamenti digitali in Italia sono sempre più contactless: nel 2023, quasi 8 su 10 transazioni digitali in negozio vengono effettuate in modalità “tap & go” con carte fisiche contactless o con dispositivi dotati di tecnologia NFC, che insieme raggiungono un valore di transato pari a 240 miliardi di euro” commenta Valeria Portale, Direttrice dell’Osservatorio Innovative Payments. “Nel corso del 2023 gli italiani hanno usato lo smartphone o, in misura minore, i dispositivi wearable per effettuare circa 1 pagamento ogni 7 pagamenti elettronici in negozio, per un totale di 29 miliardi di euro (+78% rispetto al 2022), sfruttando sia le soluzioni basate su tecnologia contactless NFC sia quelle legate a geolocalizzazione o QR Code. I dati confermano l’impressione che nel nostro Paese sia in atto una forte presa di consapevolezza e conoscenza verso gli strumenti di pagamento digitali: sono 7,6 milioni gli italiani che già utilizzano il proprio smartphone per pagare in negozio”.

Un altro fenomeno in grande ascesa negli ultimi anni è il Buy Now Pay Later (BNPL). Nel 2023 nel nostro Paese il transato con questa forma di pagamento ha raggiunto i 4,6 miliardi di euro, attestandosi, nella sua componente online, al 6,5% di penetrazione sul totale del mercato eCommerce nazionale. Inoltre, il 14% degli italiani ha affermato di averlo già utilizzato, principalmente per acquisti online, e solo il 2% di questi non lo utilizzerebbe nuovamente.

 

Il futuro dei pagamenti digitali

Sono diversi i segnali che portano a immaginare nel prossimo futuro una crescita dei metodi di pagamento basati su schemi alternativi alle carte.

Negli ultimi anni gli Alternative Payment Methods (APM), ovvero quei pagamenti che non passano per i circuiti tradizionali come quelli delle carte, stanno guadagnando sempre più interesse da parte del mercato e delle Istituzioni. Il grado di diffusione degli APM non è però omogeneo a livello geografico: se in Cina le “superApp” dominano la scena con un valore del transato pari all’81% del totale online e del 56% in negozio, in Europa l’offerta di pagamenti alternativi cresce ancora in modo frammentato nei singoli Paesi. È infatti principalmente caratterizzata da servizi che riescono ad ottenere buona diffusione locale, ma che si scontrano con maggiori complessità a livello internazionale.

Un’ulteriore spinta innovativa è data dallo sviluppo di nuove tecnologie che trovano applicazione anche nel mercato dei pagamenti digitali. Dall’intelligenza artificiale, già diffusa nel mondo dei pagamenti per i processi interni, che nel 2023 ha spinto molti attori a esplorare le nuove opportunità della AI generativa per la realizzazione di nuove soluzioni (es. chatbot relazionali, automatizzazione di processi di incasso e pagamento e molto altro ancora). All’evolversi del trend dell’Open API, già avviato dalla PSD2, ma che ancora necessita di consolidarsi. All’Internet of Things dove oggetti di uso comune come smartwatch, smalti, e magliette possono essere connessi e funzionare come strumento di pagamento. Fino alle criptovalute e la tecnologia blockchain, che grazie alla definitiva approvazione della Markets in Crypto-Asset regulation (MiCAr), vedono un interesse crescente da parte di aziende e consumatori.

Anche l’Italia vede all’orizzonte nuove tecnologie e nuovi device che influenzeranno, ancora una volta, il modo in cui consumatori ed esercenti effettueranno ed accetteranno i pagamenti. Nel 2023 cominciano a prendere piede le prime soluzioni Software POS: numerosi operatori del mondo dei sistemi cassa, hanno infatti iniziato a distribuire agli esercenti questo tipo di prodotti, utilizzabili sia come strumenti stand-alone sia in affiancamento ai dispositivi POS fisici già installati.

“Nell’ambito delle iniziative che ridisegnano l’esperienza del checkout in negozio, a novembre 2023 ha aperto a Verona il primo store dotato di intelligenza artificiale nel nostro Paese che consente ai clienti di prendere prodotti liberamente senza dover scannerizzare ogni articolo e di pagare automaticamente scannerizzando un Qr Code” conclude Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “L’Italia non è da meno anche rispetto alle soluzioni lanciate in ambito Innovative Payments: i Wearable Payments, già molto usati con gli smartwatch, si arricchiscono con anelli di ultima generazione; gli In-Car Payments vedono l’arrivo di soluzioni per il pagamento dei rifornimenti del cruscotto, che vanno ad affiancarsi ad altre applicazioni legate al parcheggio già presenti sulle piattaforme multimediali utilizzabili dalla plancia dell’auto.”

 

*L’edizione 2023 dell’Osservatorio Innovative Payments è stata realizzata con il supporto di: American Express, Banca Mediolanum, Bancomat, CRIF, Enel, EY, Ferrovie dello Stato Italiane, FLOA, HYPE, Ipsos, Ingenico, Intesa Sanpaolo, Klarna, LIS Holding, Mastercard, Mooney, NEXI, PAX Italia, Pay Reply, PayDo, PostePay, PwC, Unicredit, Visa; Accenture, Agos, Banca di Asti, Banca Cambiano, Banca Popolare di Sondrio, Banco BPM, BBVA, BCC POS, Bibanca, BKN301, BNL BNP Paribas, Cassa Centrale Banca, CUSTOM Pay, Deloitte, Deutsche Bank, Edison, Ennova, FlowPay, Idbank, ING bank, Keyless, N&TS GROUP, Pay Consulting, PayPal, Q8, ReActive, UnipolSai, Zucchetti

[1]In questa categoria rientrano i pagamenti che si appoggiano su conto corrente e/o su conti di moneta elettronica non alimentati da carte

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Barbara Balabio

Barbara Balabio

Ufficio stampa Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
DG

Daniele Gatti - Mirandola Comunicazione

Mirandola Comunicazione
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