Il mercato della mobilità urbana nel 2022
Nel corso del 2022 gli Osservatori Innovative Payments e Innovazione Digitale nel Turismo hanno svolto una ricerca con l’obiettivo di studiare il mercato della mobilità italiana e le modalità di pagamento più utilizzate dai consumatori. Il perimetro di ricerca comprende i segmenti della mobilità urbana, ossia trasporto pubblico locale (TPL), sharing mobility, taxi, zone a traffico limitato (ZTL) e sosta (sia negli stalli strisce blu sia nei parcheggi in struttura), i segmenti della mobilità a medio-lungo raggio, ossia autobus medio-lungo raggio (GT), treni, autonoleggio, traghetti e aerei e, infine, il pagamento del pedaggio. Il settore della mobilità urbana, fra i più colpiti durante la pandemia, ha mostrato forti segni di ripresa nel 2022, complici anche l’eliminazione delle restrizioni, la ripresa dei viaggi aziendali e il ritorno in presenza di studenti e dipendenti (che sempre più consapevolmente scelgono i mezzi di trasporto con minor impatto ambientale). La ripresa del settore della mobilità a medio-lungo raggio, invece, è stata particolarmente penalizzata dall’aumento dei prezzi generalizzato, soprattutto dei beni energetici, che ha comportato un aumento sostanziale delle tariffe. La pandemia ha anche cambiato le abitudini di pagamento dei consumatori, che scelgono di pagare online e con strumenti elettronici sempre più frequentemente. Se per un settore come la sharing mobility l’utilizzo di strumenti digitali è intrinseco nel servizio (per sbloccare il mezzo è spesso necessaria un’azione tramite app), per altri – come taxi, sosta sulle strisce blu e TPL (che ha una parte importante di abbonamenti) – è particolarmente rilevante l’aumento registrato: non solo i cittadini si affidano al canale online in sempre più occasioni anche per importi minori, ma anche quando scelgono un canale fisico pagano spesso con carte o wallet.
La mobilità urbana in Italia
Il mercato della mobilità urbana comprende quella serie di servizi che permettono ai cittadini di spostarsi internamente alla loro città senza utilizzare un veicolo di proprietà. A questo perimetro si aggiunge tuttavia anche il mercato della sosta (strisce blu e struttura) e della ZTL, che hanno l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo dell’auto privata e ridurre così l’inquinamento nei centri cittadini.
Il mercato della Sharing Mobility
Il primo mercato della mobilità analizzato è quello della “mobilità condivisa”. Il settore, più digital-oriented rispetto a tutti gli altri, è stato caratterizzato da una forte crescita nel biennio 2021-2022. Durante la pandemia, complici la paura del contagio e le norme restrittive, il mercato ha subito una forte frenata, soprattutto la componente relativa al car sharing che ha segnato un brusco calo del numero di noleggi. L’introduzione massiva dei monopattini ha tuttavia portato una nuova linfa vitale al settore: in un solo triennio questa tipologia di veicolo in sharing è diventata la più utilizzata in termini di noleggi e la seconda in termini di fatturato totale. Di conseguenza, si nota un cambiamento a favore dei mezzi di micromobilità (fra cui anche lo scooter e la bicicletta).
Questo mercato è esclusivamente online e, di conseguenza, i pagamenti avvengono solo con strumenti digitali, soprattutto tramite carte, che hanno una penetrazione superiore all’80%)
Il trasporto pubblico di linea e non di linea: TPL e servizio taxi
Il mercato del TPL (trasporto pubblico locale) ha registrato una crescita di circa il 46% rispetto al 2021, arrivando a sfiorare i livelli di transato pre-pandemia. Il ritorno alla normalità e il Bonus Trasporti erogato dallo Stato dopo l’estate (disponibile per tutti i cittadini con reddito inferiore a 35.000 euro) hanno spinto molti cittadini ad acquistare abbonamenti per poter circolare su tram, autobus e metropolitane, andando così ad incrementare il valore economico generato. Per quanto riguarda gli strumenti di pagamento, le carte e wallet sono arrivati a costituire il 20% del totale, spinte anche dall’aumento del numero di città che installano sulle proprie linee sistemi di bigliettazione EMV (ossia il pagamento tramite carta contactless o wallet NFC direttamente al tornello oppure tram o autobus che hanno installato il lettore apposito). Anche le app per prendere i biglietti online stanno vedendo aumentare la loro penetrazione, seppur inferiore al 10% del totale.
Anche il servizio taxi (trasporto pubblico non di linea) beneficia particolarmente della ripresa del turismo ma soprattutto del ritorno in presenza delle aziende e delle loro trasferte (la market share più importante appartiene proprio a questo settore). Il mercato, che supera di 20 punti percentuali il livello di transato del 2019, sfiora dunque il miliardo e mezzo di transato, con uno scontrino medio tra i 12 e i 15 euro. Fra gli strumenti di pagamento, carte e wallet costituiscono il 30% del transato, mentre l’utilizzo di canali online è ancora molto limitato. Se infatti esistono molte app che permettono di prenotare la corsa facilmente, è però più difficile il pagamento up-front essendo l’importo esatto disponibile solo al termine del tragitto. Da segnalare è la presenza di coupon aziendali che i dipendenti utilizzano per compiere i loro spostamenti di lavoro.
La mobilità privata: la sosta e le ZTL
Altri due elementi particolarmente significativi per gli spostamenti in città sono la presenza degli stalli di sosta (siano essi in strutture dedicate o a raso sulle strisce blu) e delle zone a traffico limitato. Questi mercati, entrambi ancora al di sotto dei livelli di fatturato precedenti la crisi sanitaria, hanno registrato crescite minori rispetto agli altri settori. La sosta sulle strisce blu vede un incremento del 10% circa del totale, superando i 750 milioni di euro. Carte e wallet di pagamento stanno rapidamente sottraendo quote al contante, arrivando al 25% del totale. Le app di pagamento, come MooneyGo, Easypark o quelle sviluppate dai gestori dei trasporti delle singole città, hanno raggiunto l’11% di penetrazione. Le dinamiche della sosta in struttura sono simili, anche se con una propensione più forte verso strumenti digitali: la possibilità di prenotare e pagare in anticipo lo stallo fa diminuire l’uso del contante al 50%, mentre quasi 3 soste su 10 sono pagate attraverso un canale online. Questo mercato nell’ultimo anno ha superato 1 miliardo di euro di valore, crescendo del 38%, anche grazie alla ripresa del turismo e dei viaggiatori che hanno lasciato la propria vettura in aeroporto e nelle stazioni ferroviarie. Per quanto riguarda il mercato della ZTL, esso registra una crescita superiore al 30%, raggiungendo i 62 milioni di euro, ma ancora ben sotto i livelli del 2019 (90 milioni di euro circa). La ragione è da ricercarsi nelle decisioni di mantenere le ZTL non attive per i primi mesi dell’anno o del prolungamento della durata di alcuni pass. Anche questo mercato volge sempre più al digitale, con diversi gestori che hanno potenziato gli sportelli online per gestire in maniera rapida ed efficiente le richieste e i pagamenti.
È difficile ad oggi fare previsioni sullo sviluppo futuro di questi mercati. Le condizioni macroeconomiche, l’andamento dei prezzi e le politiche sempre più improntate ad una mobilità ecosostenibile giocheranno un ruolo fondamentale nel determinare l’utilizzo di alcune soluzioni rispetto ad altre. La penetrazione dei pagamenti cashless sembra destinata a salire, viste le tendenze generali del settore e lo sforzo di molti attori della mobilità (gestori del trasporto pubblico locale, consorzi taxi, comuni ed operatori della sosta, etc…) di rendere più semplice e digitale l’intera esperienza utente, di cui il pagamento è parte fondamentale.
A cura di
Giulia Spinelli
Innovative PaymentsRicercatore dell’Osservatorio Innovative Payments
Matteo Ruggieri
Innovative PaymentsRicercatore Osservatorio Innovative Payments
Siamo a tua disposizione per informazioni e assistenza
Martina Vertemati
Acquisti e abbonamenti Da Lunedì al Venerdì, dalle 09 alle 18Alessia Barone
Assistenza Da Lunedì al Venerdì, dalle 09 alle 18Scopri altri contenuti di Innovative Payments