L’Intelligenza Artificiale applicata ai processi HR: esempi di casi d’uso
Il dibattito sugli effetti dell’Intelligenza Artificiale (AI) sul mercato del lavoro ha ripreso vigore negli ultimi mesi, spinto dalla rapida diffusione di strumenti di AI generativa, in grado di automatizzare processi creativi e di analisi, fino a poco tempo fa esclusivo appannaggio umano. La trasformazione in corso rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per le aziende, che devono adattarsi a un contesto lavorativo in continua evoluzione.
La Direzione HR in questo scenario gioca un ruolo cruciale nel guidare il cambiamento, promuovendo una consapevolezza diffusa sugli impatti che l’AI avrà sulle attività quotidiane, sui ruoli professionali e, di conseguenza, sulle competenze necessarie per affrontare il futuro del lavoro. L’introduzione di queste tecnologie richiede un approccio strategico che vada oltre l’adozione di nuovi strumenti: è necessario ripensare l’organizzazione del lavoro, i processi di formazione e sviluppo e le politiche di gestione delle risorse umane, affinché l’AI diventi un’alleata per potenziare il capitale umano e non un elemento di disgregazione. Per assumere questo ruolo di leadership, il team HR dovrà essere il primo a sperimentare e comprendere a fondo le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale. Questo significa esplorare l’uso di strumenti di AI per migliorare la selezione e la valutazione dei candidati, per ottimizzare i processi di apprendimento e sviluppo professionale e per analizzare in modo più efficace i dati relativi al benessere e alla produttività dei dipendenti.
Secondo i dati dell’Osservatorio HR Innovation Practice, il 32% delle aziende utilizza almeno una soluzione di AI a supporto dei processi HR. Tra le soluzioni più diffuse troviamo:
- ChatBot, ossia assistenti virtuali che possono rispondere alle domande di dipendenti (ad esempio sulle ferie o su dove trovare determinati documenti) o candidati (sull’iter di candidatura).
- Sistemi di elaborazione del linguaggio naturale, utilizzati prevalentemente per l’analisi dei CV. Questi sistemi sono in grado di analizzare i curricula ricevuti in diversi formati ed effettuare in modo automatico un pre-screening analizzando esperienze e percorsi formativi.
- Sistemi di Recommendation, ovvero soluzioni orientate a indirizzare le preferenze, gli interessi o più in generale le decisioni dell’utente, basandosi su informazioni da esso fornite, in maniera indiretta o diretta. In particolare, vengono utilizzati per suggerire contenuti formativi in base alle esigenze della singola persona (es. obiettivi legati al performance management, interessi) o a supporto della fase di selezione di nuove risorse. In questo ultimo caso possono consentire ai profili che cercano lavoro di identificare le offerte più in linea con i loro desiderata e background oppure permettere alla Direzione HR di visualizzare le persone candidate più in linea con le posizioni ricercate dall’azienda.
- Sistemi di AI generativa, ovvero un tipo di Intelligenza Artificiale che utilizza algoritmi di machine learning per generare in maniera automatica nuovi contenuti a partire da un input. Gli output possono essere ad esempio testo, audio, immagini, video e codice informatico. Questi strumenti possono essere utili per supportare i recruiter nella scrittura delle offerte di lavoro e i formatori nel creare una prima versione di contenuti da erogare.
Nonostante il potenziale della tecnologia, al momento l’adozione di sistemi di AI nella gestione delle risorse umane in Italia rimane limitata, spesso frenata da barriere culturali e operative, come la mancanza di competenze specifiche. Tuttavia, con un approccio mirato e una visione strategica, l’Intelligenza Artificiale potrebbe rappresentare uno strumento fondamentale per affrontare le sfide future del mondo del lavoro e costruire organizzazioni più agili, resilienti e orientate all’innovazione.
I principali benefici riconosciuti nell’utilizzo di questi sistemi sono legati all’automazione dei processi HR, grazie alla quale si è in grado di ridurre gli errori manuali e migliorare la qualità, l’accuratezza e l’efficienza delle diverse attività. Inoltre, consentono di migliorare l’esperienza dei candidati/dipendenti coerentemente con le loro aspettative e desideri, offrendo percorsi personalizzati. Infine, possono offrire supporto al processo decisionale. Grazie, infatti, alla mole di dati disponibili, l’AI è in grado di produrre raccomandazioni e inviare insight. In questa maniera la Direzione HR ha l’opportunità di aumentare la sua rilevanza strategica nell’organizzazione, fornendo dati e informazioni oggettive per la presa di decisioni.
A cura di
Martina Mauri
DirettriceDirettrice dell’Osservatorio HR Innovation Practice e ricercatrice dell’Osservatorio Smart Working. Svolge attività di ricerca in ambito risorse umane con focus sulle opportunità offerte dal digitale in questo campo.
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