La sensoristica in campo per la gestione aziendale e la valorizzazione del prodotto: il caso Buondioli

L’AZIENDA  

L’azienda Agricola Buondioli si trova nel territorio del Gar­gano, dove coltiva olive di diverse varietà in circa 20 ettari di proprietà per la produzione di olio extravergine d’oliva biologico destinato in particolare al mondo della ristorazio­ne e alle enoteche, ma anche al consumatore finale attra­verso canali di e-commerce diretti, attraverso il proprio sito internet, o di terzi.

L’ESIGENZA  

La spinta verso l’innovazione digitale nasce da una duplice esigenza: da un lato, ottimizzare i processi colturali e ge­stionali legati all’attività agricola; dall’altro, proteggere e valorizzare la qualità del prodotto nei confronti del consu­matore finale.  

LA SOLUZIONE IMPLEMENTATA  

Con riferimento al primo obiettivo, è stata avviata nel 2018 una sperimentazione su un campo coltivato interamente con la cultivar Ogliarola Garganica Bio, cultivar autoctona della zona, che ha previsto l’installazione di una stazione meteo connessa che monitora parametri agro-metereologici h24 (come l’umidità, la temperatura e la quantità di precipita­zioni); alcuni sensori in campo, inoltre, fotografano e raccol­gono informazioni sui trattamenti, le irrigazioni e le opera­zioni colturali. Questi dati vengono trasferiti all’interno di un sistema gestionale e integrati con ulteriori informazioni inserite manualmente dagli operatori agricoli nel corso delle successive fasi della filiera, dalla raccolta alla molitura fino a giungere all’imbottigliamento. I dati provenienti dalle diver­se fonti vengono quindi incrociati e messi a disposizione per i successivi controlli.  Il secondo ambito dove l’azienda Buondioli ha sperimentato l’innovazione riguarda la certificazione (necessaria per un prodotto biologico): il processo è stato gestito da un Ente di Certificazione che ha promosso una specifica piattaforma Blockchain pubblica permissioned che consente di rendere immutabili i dati registrati e di metterli a disposizione del consumatore finale attraverso un QR code presente sulle bottiglie.  

I BENEFICI  

Secondo i proprietari dell’azienda, il primo e più immediato beneficio del processo di digitalizzazione è stato ottenere una maggiore visibilità dei processi aziendali e di conse­guenza una migliore gestione delle attività. Il progetto ha infatti reso evidente l’importanza dei dati: la loro analisi consentirà di gestire in maniera più efficiente gli interventi agronomici, risparmiando tempo e risorse, con un aumento della produttività stimato del 10-15%.  Da non dimenticare, chiaramente, i benefici commerciali che l’azienda si aspetta di ottenere (ad oggi, tuttavia, ancora non stimabili), garantendo al consumatore finale la genuinità del prodotto, la sua origine e i metodi di produzione.  L’apprendimento del nuovo sistema e il cambio delle modali­tà di lavoro hanno costituito gli scogli principali da superare: il rallentamento iniziale delle attività è stato ripagato nel tempo da una migliore efficienza e da un miglior controllo del lavoro svolto.  

I PROGETTI FUTURI  

In prospettiva futura, l’automazione nell’inserimento di alcune informazioni, fra cui quelle delle fasi di molitura e imbottigliamento non gestite direttamente dall’azienda agri­cola, costituiranno un’importante evoluzione.  

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Martina Vertemati

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