L’Osservatorio Agenda Digitale, giunto alla tredicesima edizione, mira a offrire ai decision maker modelli interpretativi, strumenti fondati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto per attuare le opportunità offerte dall’Innovazione Digitale in relazione ad alcuni grandi temi che condizionano la competitività del Paese (efficienza della Pubblica Amministrazione, adozione di tecnologie digitali avanzate, risorse disponibili per promuovere la Trasformazione Digitale , sostegno allo sviluppo, ecc.).
In questo senso, l’Osservatorio Agenda Digitale intende essere un «luogo» qualificato, indipendente, duraturo e stabile nel tempo in cui sviluppare il dialogo tra mondo dell’Innovazione Digitale e quello della Politica, del Governo e della Pubblica Amministrazione (PA).
Agenda Digitale, la Ricerca dell’Osservatorio
L’Osservatorio Agenda Digitale, nell’ambito della Ricerca, si propone di studiare e approfondire le seguenti tematiche:
Il filone si concentra sull’analisi comparativa dei livelli di digitalizzazione del nostro e di altri Paesi europei, approfondendo le correlazioni tra digitalizzazione e disuguaglianze economico-sociali su scala nazionale, europea e globale. Il filone mira inoltre a identificare efficaci politiche per mitigare tali disparità, con particolare attenzione al ruolo chiave che i fondi di coesione possono svolgere in tale contesto. Si propone inoltre di valutare il progresso della PA nel miglioramento dell’usabilità dei servizi pubblici e individuare strategie per bilanciare innovazione e sostenibilità economica, sociale e ambientale, ispirandosi a best practice internazionali. Il filone si pone anche l’obiettivo di indagare quali siano le priorità che i Paesi europei si stanno prefiggendo nell’ambito dei loro PNRR e quali siano le sfide emergenti legate alla digitalizzazione della PA una volta che il piano sarà concluso. Tra i principali output attesi sono previsti strumenti di monitoraggio, come dashboard, per tracciare l’attuazione dell’Agenda Digitale italiana nell’ambito del PNRR e dei fondi di coesione, oltre all’analisi dell’impatto del Piano triennale per l’informatica nella PA (in collaborazione con AgID). Infine, la ricerca include un confronto degli indicatori di digitalizzazione e disuguaglianza tra diversi Paesi europei, valutando l’impatto della digitalizzazione sulla società e proponendo ulteriori indicatori da monitorare per misurare il progresso e le disparità esistenti.
La ricerca in questo filone si propone di analizzare l’impatto delle tecnologie digitali dirompenti sugli enti pubblici, i decisori e le imprese che collaborano con la PA, oltre agli utenti finali, attraverso confronti internazionali. L’obiettivo è produrre indicazioni strategiche su come cogliere le opportunità offerte da Intelligenza Artificiale (AI) e High-Performance Computing (HPC) in ambito pubblico, individuando best practice e strategie per una digitalizzazione interoperabile, efficace e sostenibile nel post-PNRR. Grazie alla collaborazione con il Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, la ricerca esamina lo stato di adozione dell’Intelligenza Artificiale nella PA valutando il livello di maturità dei singoli Stati Membri e l’impatto sull’ottimizzazione dei processi pubblici. Il filone analizza inoltre lo stato di adesione alle piattaforme digitali nazionali, come SEND e PDND, concentrandosi sui modelli di business necessari a garantirne la sostenibilità e l’evoluzione, una volta concluso il PNRR, in linea con i principi del modello Government as a Platform. Si intende inoltre individuare best practices e un set di e-services fondamentali. Inoltre, si prevede di mantenere aggiornata la mappatura delle startup operanti nel settore GovTech, di quantificare la dimensione del mercato nazionale e internazionale e di elaborare un’analisi delle strategie di governance per favorire l’integrazione delle nuove tecnologie nei servizi pubblici.
Questo filone dell’Osservatorio Agenda Digitale si propone di qualificare, quantificare e analizzare nel dettaglio le risorse per la Trasformazione Digitale della PA, con particolare attenzione all’impatto del PNRR e dei fondi europei. L’obiettivo è fornire indicazioni strategiche sulla gestione della spesa pubblica in soluzioni e servizi digitali, assicurando una distribuzione efficace e sostenibile delle risorse disponibili e impiegate. È prevista una caratterizzazione del sistema dell’offerta di innovazione digitale alla PA italiana, con una tassonomia della spesa pubblica atta a valutare la destinazione dei fondi a livello territoriale e settoriale. Un focus specifico riguarda l’analisi dell’uso delle risorse del PNRR e dei fondi strutturali, con il monitoraggio delle gare pubbliche, la valutazione della loro sostenibilità nel medio-lungo periodo e l’impatto sulle strategie di investimento della PA. La ricerca esamina inoltre il mercato delle piattaforme di eProcurement pubblico, valutando le dinamiche di spesa, i flussi di cassa della PA nelle partnership con fornitori di servizi cloud e i tempi di pagamento ai fornitori, analizzando l’esposizione finanziaria di questi ultimi.
La ricerca, in questo filone, si propone di monitorare la transizione digitale dei servizi fondamentali erogati dai comuni e proporre strumenti per il raggiungimento dei relativi obiettivi strategici. L’Osservatorio Agenda Digitale intende focalizzarsi in particolare sulla valutazione del livello di interoperabilità di dati e sistemi, sulla gestione documentale, sulla Cybersecurity e sulla migrazione al Cloud. Un obiettivo complementare è quello di comprendere come i comuni possano migliorare l’accessibilità e l’usabilità dei servizi digitali, favorendo lo sviluppo di servizi proattivi e il raggiungimento degli obiettivi strategici del PNRR. A questo fine, vengono analizzati i progressi nella digitalizzazione dei processi comunali, le strategie per migliorare l’esperienza dei cittadini e ottimizzare l’efficienza dell’organizzazione pubblica. Un focus specifico previsto riguarda l’uso degli open data e al governo aperto, valutando come i comuni utilizzano i propri dati per migliorare le politiche pubbliche e l’efficienza dei servizi. Si prevede inoltre un’analisi dello stato di digitalizzazione e della maturità digitale dei comuni, l’identificazione dei gap rispetto agli obiettivi del PNRR e del Piano Triennale, lo sviluppo di strumenti di auto-mappatura per la pianificazione strategica e la definizione di una tassonomia dei servizi e dei processi sottostanti.
La misurazione del livello di competenze digitali nei cittadini e nella PA è essenziale a comprendere il loro sviluppo e valutare l’impatto delle politiche di formazione. L’Osservatorio dedica un filone specifico all’analisi dell’evoluzione delle competenze digitali nel tempo e alla loro relazione con performance ed engagement dei dipendenti pubblici, in particolar modo per coloro che operano in modalità di lavoro flessibile, come lo Smart Working. La ricerca approfondisce i fattori che favoriscono l’efficacia delle politiche di formazione mirate al potenziamento delle competenze digitali nella PA e all’attrazione di profili con elevate competenze digitali nel settore pubblico. Un focus specifico è dedicato alla percezione, da parte dei lavoratori pubblici, dell’efficacia delle politiche di formazione e nel trasferire e accrescere le loro competenze digitali. Si prevede, inoltre, un’analisi delle competenze digitali nei cittadini italiani, con particolare attenzione alle barriere che ne ostacolano la diffusione e ai fattori che favoriscono l’adozione dei servizi digitali della PA. Nel corso dell’edizione annuale si intende realizzare una survey statisticamente rappresentative della popolazione italiana e dei dipendenti pubblici, sviluppare un framework di assesment delle competenze digitali del Paese e della sua PA e un’analisi delle caratteristiche dei programmi di sviluppo delle competenze, con l’obiettivo di valutare l’efficacia delle politiche di formazione, anche attraverso confronti internazionali, grazie a case studies su best practice.