Lo Smart Working e le altre iniziative di flessibilità in Etra
L’ORGANIZZAZIONE
Etra è una multiutility italiana di proprietà pubblica nata nel 2006 che impiega circa 1047 persone e opera principalmente nell’area nord-orientale del Paese, nell’area di Bassano, nell’Alta Padovana e nell’area urbana di Padova. In questi territori, i Comuni affidano a Etra la gestione dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti. Etra fornisce i servizi idrici a 74 diversi comuni, assicurando il servizio a più di 600.000 cittadini italiani e i servizi di gestione dei rifiuti a 64 comuni che comprendono più di 500.000 cittadini.
LE ESIGENZE
In coerenza con la natura dei servizi forniti, Etra pone un’enfasi significativa sulla sostenibilità, garantendo un uso sostenibile delle risorse e la prevenzione dell’inquinamento. Inoltre, un principio fondamentale dell’azienda è quello di dare priorità al benessere e al work-life balance delle proprie persone. Etra si impegna attivamente in campagne di comunicazione e attua politiche che promuovono l’uguaglianza e l’inclusione di genere, assicurandosi che l’ambiente di lavoro sia il migliore possibile. Nel complesso, gli ultimi anni hanno segnato un periodo significativo di crescita e sviluppo per Etra, con l’implementazione di diverse misure di flessibilità volte a migliorare il benessere dei dipendenti e l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Sebbene inizialmente siano state introdotte come iniziative separate, l’obiettivo del prossimo futuro dell’azienda è quella di integrarle in un più ampio progetto volto al miglioramento della qualità del lavoro e della vita dei dipendenti.
LA SOLUZIONE
Prima della pandemia di Covid-19 i lavoratori di Etra svolgevano le loro attività lavorative in presenza. L’unica differenza tra i lavoratori delle aree amministrative e quelli con mansioni operative era l’organizzazione dell’orario di lavoro. Per i lavoratori del comparto Gas Acqua, che costituiscono circa il 40% della forza lavoro, il contratto stipulato definiva, e definisce tuttora, 38,5 ore settimanali organizzate in modo da poter fruire del venerdì pomeriggio libero, applicando una settimana corta: due giorni alla settimana lavorano dalle 8 alle 17:15 (con un’ora di pausa pranzo), due giorni alla settimana dalle 8 alle 17:30 (con un’ora di pausa pranzo) e il venerdì dalle 8 alle 13. A ciò si aggiunge la flessibilità oraria, con la possibilità di uscire o entrare dal lavoro fino a 15 minuti dopo o prima rispetto a quanto stabilito dal contratto. Su richiesta e in presenza di esigenze particolari, la flessibilità oraria si può estendere fino a 2 ore, per la durata di un anno, rinnovando la richiesta annualmente. In aggiunta, è stata istituita una banca ore, con la possibilità di utilizzare, entro i due anni successivi, le ore di straordinario come ferie o permessi extra. Per questa categoria di lavoratori, dal 2017 è inoltre presente un sistema di timbratura da remoto tramite smartphone.
Per il comparto Gas Acqua e i Servizi Ambientali è stato inoltre istituito un fondo etico, con la possibilità di donare e ricevere ore di permessi e ferie non godute per esigenze particolari per chi le avesse esaurite (ad es. malattia, caregiving…).
Durante la pandemia, Etra ha sperimentato un modo di lavorare, applicando il lavoro da remoto in via emergenziale. A seguito dell’esperienza pandemica è stato implementato un modello di Smart Working che ha interessato quasi la metà della forza lavoro, coinvolgendo lavoratori con ruoli e attività remotizzabili. La nuova policy introdotta prevede la possibilità di svolgere le attività lavorative da remoto, per un massimo di 10 giorni al mese. Questi giorni possono essere utilizzati a discrezione dei lavoratori, in accordo con i responsabili, ma non possono essere cumulati da un mese all’altro. Non ci sono vincoli relativi al luogo di lavoro da remoto, a condizione che si trovino entro i confini dell’Italia, che il lavoro non venga svolto da luoghi pubblici, e che sia possibile garantire il ritorno in sede in caso di esigenze lavorative nell’arco di poche ore. Per quanto riguarda l’orario di lavoro, si applica la stessa flessibilità oraria del lavoro in ufficio, inoltre sono definite delle fasce di disconnessione come linea guida per garantire il riposo.
L’azienda ha scelto inoltre di erogare il buono pasto anche per le giornate di lavoro da remoto. Per quanto riguarda la tecnologia messa a disposizione per consentire la corretta implementazione del lavoro ibrido, ogni dipendente è dotato di un computer aziendale e di uno smartphone.
Per quanto riguarda i lavoratori operativi, che costituiscono quasi il 60% della forza lavoro totale, a causa del tipo di mansioni svolte, questo tipo di misure di flessibilità non possono essere applicate. Vi sono però alcune iniziative a loro dedicate, oltre che a sperimentazioni, nella direzione di garantire anche a loro flessibilità e miglior work-life balance. Per alcuni profili (in particolare per chi si occupa della manutenzione degli impianti idrici) esiste la possibilità di effettuare una prima diagnosi da remoto in caso di guasti. Inoltre, nel marzo 2023 è stata avviata una sperimentazione per valutare la possibilità di accorciare la settimana lavorativa degli operatori della raccolta rifiuti in cantiere da 6 a 5 giorni, applicando una ridistribuzione delle ore e dei turni di lavoro.
I BENEFICI
Circa due mesi dopo l’introduzione dello Smart Working, è stato osservato un generale aumento della produttività. Oltre a questo, un altro beneficio è costituito dal gradimento dell’iniziativa da parte dei lavoratori.
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Martina Vertemati
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