Le startup in ambito EdTech
A cura di:
Camillo Loro – Direttore dell’Osservatorio EdTech
L’Educational Technology (EdTech) – l’insieme delle soluzioni a supporto del processo educativo, volto a massimizzare la qualità dell’esperienza di apprendimento e abilitato da tecnologie hardware a software che ne mediano e ne innovano (i) il canale di trasmissione, (ii) la modalità di creazione e organizzazione dei contenuti, (iii) l’interazione docente-discente, discente-discente e docente-docente, (iv) il design dell’ambiente di apprendimento e (v) la modalità di valutazione, a tutti i livelli educativi – si sviluppa a partire dagli anni ’50 circa.
Sicuramente la situazione di emergenza ha dato una forte spinta alla conoscenza di pratiche, tecnologie e servizi a supporto di una formazione innovativa. Sono molte, oggi, le realtà internazionali che forniscono servizi e tecnologie a supporto di una didattica innovativa a una vasta platea di scuole, università e imprese che ne sfruttano le potenzialità.
Grazie a un censimento – condotto dall’Osservatorio EdTech – delle startup che operano nell’ambito della formazione innovativa, sono state individuate 673 startup afferenti al mondo dell’Educational Technology.
Di queste:
- il 59% di queste offre tecnologie ai propri clienti, proponendo soluzioni volte ad assistere l’erogazione dei contenuti formativi. Queste possono essere piattaforme, soluzioni che implementino realtà aumentata e realtà virtuale, tecnologie basate su intelligenza artificiale, software (come app per smartphone e programmi pensati per diversi sistemi operativi), hardware;
- il 19% delle startup censite offre contenuti ai propri clienti, erogandoli per gli individui, le imprese, gli studenti. I contenuti sono erogati in videolezioni, attività online, filmati o giochi interattivi che possano coinvolgere l’utente finale in maniera innovativa;
- il 10% del campione censito si occupa di contenuti e tecnologie, incrociando queste due realtà per offrire un prodotto formativo altamente personalizzato e di qualità, grazie all’integrazione di queste due dimensioni;
- il 3% opera nel settore dei finanziamenti, proponendo servizi volti ad assistere gli studenti nel finanziare i propri studi, gestire i pagamenti nei confronti di provider operanti nel settore dell’educazione, e supportare i più giovani nella gestione dei propri risparmi;
- il 9%, infine, offre un mix tra hardware e servizi (es.: mentorship, confronto con docenti) per i discenti.
Il finanziamento medio ottenuto si attesta a 5,6 milioni di dollari per startup. I finanziamenti complessivi ottenuti dalle aziende censite ammontano a 2,7 miliardi di dollari, con una concentrazione del 49% degli investimenti in 11 startup, che rappresentano il 2% del campione analizzato. Questi finanziamenti si concentrano nel 2021, anno di grande crescita per il settore EdTech.
Tra le tecnologie offerte dalle startup troviamo una preponderanza di piattaforme: per piattaforma digitale si è soliti indicare “un’infrastruttura hardware o software che fornisce servizi e strumenti tecnologici, programmi e applicazioni, per la distribuzione, il management e la creazione di contenuti e servizi digitali gratuiti o a pagamento, anche attraverso l’integrazione di più media” (Treccani, 2022). Le piattaforme giocano un ruolo fondamentale nell’offrire soluzioni EdTech permettendo l’interazione degli utenti con contenuti, persone e applicazioni in modo pratico e intuitivo.
Alcune startup producono software a supporto della formazione, personalizzati rispetto alle esigenze dei propri utilizzatori, che potranno essere scuole, università, business school e altri istituti formativi, ed i loro studenti, dipendenti ed operatori.
Esistono startup che offrono soluzioni EdTech tramite app per smartphone: queste possono essere utili a veicolare contenuti di micro-learning, altamente personalizzati e pensate specificamente per la formazione continua.
Non mancano soluzioni EdTech che implementano realtà aumentata, realtà virtuale, intelligenza artificiale e blockchain per ottimizzare i processi educativi e formativi. In particolare:
- la realtà aumentata e la realtà virtuale vengono impiegate per aumentare il coinvolgimento degli studenti e l’interattività delle attività formative;
- l’intelligenza artificiale permette, grazie a soluzioni data-driven, di offrire contenuti e offerte formative altamente personalizzate, in linea con i profili degli utenti-studenti;
- la blockchain, nel settore education, ha un importante ruolo legato al riconoscimento di credenziali e alla digitalizzazione dei documenti ufficiali. Esistono casi in cui il successo formativo degli studenti viene premiato con il rilascio di bitcoin.
Attraverso l’analisi sono state individuate quattro direttrici di innovazione in ambito Educational Technology:
- focalizzazione su upskilling e reskilling. Come visto nel mercato italiano dell’offerta, questo tema è di grande considerazione anche in una panoramica internazionale;
- focus su realtà aumentata, virtuale e intelligenza artificiale. Queste soluzioni possono aumentare il journey del discente in modo efficiente, ma avendo anche grande ritorno sull’efficacia;
- aumento dell’attenzione al matching tra domanda e offerta di lavoro, con una formazione che punta sempre di più a colmare il gap di competenze negli ambiti in cui scarseggia l’offerta, allocando le risorse in base a coerenza di professionalità e maturità esperienziale;
- vi è la tendenza nella maggior parte delle piattaforme ad aumentare la dimensione sociale dell’apprendimento, tramite l’interazione e la condivisione di esperienze.
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